Agricoltura in ginocchio "Ortaggi, mais e grano: ora il raccolto è a rischio"

Il bilancio di Coldiretti dopo pioggia e grandine: "Ci sono campi sui quali ristagnano 30 centimetri d’acqua. Così le piante muoiono".

Agricoltura in ginocchio  "Ortaggi, mais e grano:  ora il raccolto è a rischio"

Agricoltura in ginocchio "Ortaggi, mais e grano: ora il raccolto è a rischio"

Dopo la pioggia, venerdì è arrivata la grandine a devastare campi e vigneti nelle zone di Carpinello, San Leonardo, Forlimpopoli e Bertinoro, ma anche a Cesena e a Modigliana dove nella zona del monte Trebbio sono stati segnalati chicchi di ghiaccio dal diametro di 3 centimetri, grossi come ciliegie (foto piccola). Il giorno dopo, Coldiretti Forlì-Cesena tenta di fare un bilancio.

"I sei comuni della nostra provincia – sottolinea Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena – che nei giorni scorsi sono stati pesantemente coinvolti dagli eventi climatici fuori controllo sono stati Modigliana, Tredozio, Forlì, Castrocaro, Dovadola e Predappio. Lì i danni sono enormi, e sono stati nuovamente interessati dalle forti piogge di venerdì, talvolta anche da battenti grandinate che hanno addirittura imbiancato i tetti delle case e i campi, portando alla totale devastazione delle colture".

Federico Facciani, titolare dell’azienda vitivinicola ‘La Castellana’ e vicepresidente provinciale di Coldiretti, porta una testimonianza diretta: la sua attività ha sede in località Massa (Cesena), vicinissima al Colle, e del resto ha i vigneti in territorio di Bertinoro: "Sono stati 12 minuti ininterrotti tra pioggia e grandine che hanno generato 12 millimetri di pioggia, colpendo e spezzando i nuovi germogli, qualche grappolo in stadio di pre-fioritura e rompendo buona parte delle foglie. Ancora peggiore è il danno causato a ciliegie e fragole ormai mature, a pesche, albicocche e susine in fase di crescita".

Altri timori, spiega Alessandro Corsini, riguardano "kiwi, albicocchi e peschi", ovvero "le piante più sensibili" che "rischiano l’asfissia radicale per il ristagno dell’acqua. Per colture come ortaggi, mais e grano potrebbe andare persa la gran parte del raccolto". E questo "rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la Fruit valley italiana". Nei campi la situazione è drammatica: "Abbiamo aziende agricole completamente allagate, campi di fragole e zucchine sott’acqua, vigneti inaccessibili con ristagni fino a 30 centimetri, allevamenti inaccessibili ma anche magazzini, attrezzature e fabbricati rurali distrutti o inutilizzabili".