Il caso del monolocale di 8 metri quadrati affittata a 600 euro a Bologna ha acceso i riflettori su un problema sempre più evidente: affittare un appartamento (o anche semplicemente un posto letto) sta diventando sempre più complicato, sia per gli studenti fuorisede che per le famiglie e, anche senza arrivare al caso limite bolognese, il problema riguarda anche Forlì.
Nel corso degli anni le cifre sono aumentate esponenzialmente, complici diversi fattori, tra i quali gioca un ruolo importante l’aumento del costo della vita che spinge i locatari ad alzare i costi, ma anche il crescere del numero di studenti in città che hanno reso più appetibile un mercato che, negli anni scorsi, era decisamente più sgonfio. Ma, in concreto, quanto può costare prendere un appartamento in affitto in città?
Uno dei primi annunci su un celebre portale immobiliare, senza inserire filtri specifici per delimitare la zona preferita o la tipologia di appartamento – quindi ampliando il proprio range di possibilità – riguarda un bilocale di 41 metri quadrati in via Cignani: 1.650 euro mensili. Nella didascalia si precisa che l’immobile è stato da poco ristrutturato. Costa la stessa cifra – 1.650 euro al mese – anche un altro bilocale, a giudicare dalle foto meno lussuoso del precedente. Si trova in via Miller ed è di 65 metri quadrati, senza balconi. Stessa, identica cifra anche per un appartamento di una sola stanza da 35 metri quadrati in via Maceri Malta, alle porte del parco urbano. Anche qui: no ascensore, no balconi. Saliamo di metratura: tre stanze, 78 metri quadrati in via Leone Cobelli: 1.980 euro al mese. Uguale cifra per altri trilocali intorno ai 70 metri quadrati: il costo non cala.
Alcuni immobili sono catalogati come ‘di lusso’ e allora l’affitto aumenta ancora: un appartamento da 100 metri quadrati arriva anche a 4.500 euro al mese. Eppure, almeno a giudicare dalle foto, in molti casi il ‘lusso’ di cui si parla non è così evidente, fatta eccezione per qualche arredo di gusto contemporaneo: insomma, non parliamo certo dell’appartamento dei Ferragnez. Un appartamento in corso Mazzini da 32 metri quadrati costa fino a 1.400 euro al mese e corso Mazzini, lo sappiamo, non figura tra le zone d’elite della città. Spendere meno è possibile: un trilocale da 70 metri quadrati al Quattro, ad esempio, costa ‘appena’ 750 euro e se invece si vuole restare in centro storico si può scegliere un bilocale in piazza delle Erbe che costa 550 euro al mese: certo, in questo caso guardando le foto nessuno oserebbe definirlo di ‘lusso’, nemmeno con parecchia fantasia.
La maggior parte degli annunci, comunque, riguarda l’affitto di stanze pensate per gli studenti: se da un lato l’appetibilità di questo genere di locazione sottrae chance alle famiglie che cercano una casa dove abitare, dall’altro i ragazzi si trovano a fare i conti con prezzi molto alti da pagare, per alcuni difficili da affrontare. Il prezzo di una stanza va dai 250 ai 600 euro. Le condizioni sono varie: a volte si tratta di una camera singola, e allora il prezzo rimane nel range più alto, altre volte parliamo di una doppia, oppure addirittura di una tripla. Solo condividendo il proprio spazio con diversi altri studenti si riesce infatti a risparmiare qualcosa.
Le metrature delle case difficilmente sono minimali: a volte superano i 120 metri quadrati. Le fotografie mostrano appartamenti spesso arredati ‘all’antica’: lampadari in cristallo, mobili scuri, tappeti: segno che sul mercato spesso ci sono le case dei forlivesi di ieri.
Eppure, se vogliamo soffermarci sulle dimensioni delle singole camere, ecco che il paragone con Bologna – senza andare al caso limite del monolocale di 8 metri quadri – si fa meno azzardato: troviamo stanze da 15 metri quadrati cedute a cifre che difficilmente scendono sotto i 300 euro. In via Giorgio Regnoli un appartamento da 20 metri quadrati è affittato a 600 euro al mese e un monolocale da 18 metri quadrati in via Salinatore ha un prezzo di 400 euro mensili. La riflessione è d’obbligo: in una città dove i metri quadri sono un lusso, anche l’abitare è un privilegio.