SOFIA NARDI
Cronaca

Aeroporto Forlì, il punto sulle rotte: "A fine luglio presenteremo novità internazionali"

Gilardi, direttore generale F.A.: "Mykonos cancellato, ma i passeggeri sono stati rimborsati. Atene ripartirà a fine luglio: è importante la fiducia, ma anche che i voli siano sostenibili. Andavano introdotti prima"

Andrea Gilardi, direttore generale di Forlì Airport

Andrea Gilardi, direttore generale di Forlì Airport

Forlì, 5 luglio 2024 - Andrea Gilardi, direttore generale di F.A., facciamo il punto sulle rotte estive: i dati di Assaeroporti indicano un calo di passeggeri da settembre 2023 e per otto mesi consecutivi, rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente che, pure, era stato funestato da problemi con la compagnia Aeroitalia. Cosa è successo?

"Tutto sta nella lettura corretta dei dati: il calo è dovuto a un unico fattore, ovvero che per tutto l’inverno Ryanair ha operato una frequenza in meno su Palermo. Era una condizione nota ex ante che non cambia assolutamente nulla rispetto alla pianificazione".

C’è stato un periodo, l’anno scorso, in cui sembrava che Ryanair avrebbe cessato tutte le rotte verso la Sicilia.

"Sì, eravamo pronti alla prospettiva che Palermo sarebbe saltata, ma poi è saltato solo un volo sui quattro iniziali. Certo, avremmo preferito una frequenza in più, ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che abbiamo avuto un plus sulla performance attesa".

Come stanno andando, invece, i voli operati da Go to Fly e Go to Travel?

"I numeri sono in forte crescita rispetto allo scorso anno: abbiamo già più che superato i passeggeri di tutto l’anno scorso e altre vendite ci attendono nelle prossime settimane".

Di quali numeri parliamo?

"Lo scorso anno abbiamo avuto 25mila passeggeri, oggi siamo a 30mila già prenotati. Questo è successo anche perché l’anno scorso il 25 giugno abbiamo praticamente dovuto chiudere le vendite per convogliare le energie nella riprotezione dei passeggeri che avevano avuto problemi con il loro volo operato da Aeroitalia: abbiamo voluto volare ‘whatever it takes’ e questo ha avuto un costo".

Ne è valsa la pena?

"Penso di sì. Abbiamo salvato le vacanze a tante persone che contavano sui nostri voli e abbiamo costruito un rapporto di fiducia che quest’anno ci ripaga".

Ci sono, però, dei passeggeri che anche quest’anno segnalano ritardi e problemi con i voli dal Ridolfi. Conferma queste criticità?

"Dipende cosa si intende con ‘problemi’. Sicuramente c’è stato qualche ritardo, ma parliamo di piccole cose: le performance sono eccellenti, anche grazie al fatto che abbiamo un 737/400 sempre basato a Forlì".

A cosa sono dovuti i ritardi?

"L’ultimo, di un’ora e mezzo, ha interessato il volo per Corfù ed è stato causato da condizioni meteo avverse. In generale, però, in tutta Italia si sta vivendo un periodo critico legato ai controlli del traffico aereo".

In queste settimane i passeggeri che hanno provato a prenotare i voli per Mykonos e Atene hanno avuto una brutta sorpresa. Perché avete deciso di cancellarli, del tutto o in parte?

"Le vendite non sostenevano i voli così abbiamo cancellato del tutto Mykonos, mentre Atene partirà in ritardo, a fine luglio. Per fortuna i passeggeri coinvolti dalle cancellazioni sono poche decine, già rimborsati".

Non pensa che queste cancellazioni possano minare il rapporto di fiducia che state ricostruendo dopo l’esperienza del 2023?

"Le cancellazioni, in un certo senso, fanno parte del gioco: per noi è, sì, importante recuperare la fiducia dei passeggeri, ma un volo deve anche essere sostenibile. Possiamo dire che dall’esperienza di Mykonos e Atene abbiamo imparato una lezione importante".

Quale?

"Sono stati gli ultimi voli a essere messi in vendita: evidentemente se i voli non vengono introdotti con un congruo anticipo non sono performanti".

F.A. è aperta a offerte di nuovi azionisti?

"Oggi contiamo su un azionariato più che solido. Parliamo di imprenditori che hanno investito tantissimo in risorse proprie e che, per ora, non hanno ancora raccolto ciò che hanno seminato e senz’altro arriverà il momento in cui vorranno raccogliere, oppure vorranno farsi supportare da altri, in particolare se Forlì diventerà, come speriamo, un’alternativa naturale allo scalo Bolognese".

Un altro tema riguarda l’incoming: come vi state muovendo per potenziarlo?

"Stiamo andando avanti di concerto con la fondazione ‘Cervia per il turismo’ e con interlocutori di Cesenatico e Gatteo per dare vita a un polo integrato tra aeroporti, albergatori e agenzie per riportare in Romagna flussi turistici importanti, puntando in particolare a Polonia, Germania e Belgio che si confermano come i mercati più interessanti. Certo, per lavorare al meglio sarebbe bello avere dalla Regione lo stesso sostegno che ha promesso a Rimini, sia in termini economici che promozionali".

State già pensando alla prossima stagione?

"Sì, stiamo lavorando al massimo per cogliere tutte le opportunità del mercato che ora è in forte crescita. Entro fine luglio presenteremo novità anche internazionali".