SOFIA NARDI
Cronaca

Aeroporto Marconi nel caos, Zattini lancia il Ridolfi di Forlì: "Pronti ad accogliere voli già da subito"

Dopo le critiche del sindaco di Bologna allo scalo della sua città, Forlì prova a giocare una nuova partita: "Subito un confronto , non è più tempo di campanili". Dura Legacoop: "Disagi disastrosi"

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Marconi nella bufera per i disagi, lo critica perfino il ‘suo’ sindaco. E quello di Forlì risponde: "Noi siamo pronti, subito un incontro". Dalla politica all’economia, tutti chiedono un’intesa

Forlì, 26 luglio 2024 – Un vero e proprio terremoto dei cieli quello che, in queste ore, vede protagonista l’aeroporto Marconi di Bologna. Il sindaco del capoluogo Matteo Lepore (il Comune, a differenza di quello di Forlì, è anche socio dello scalo con una partecipazione del 6%) ha alzato il tappeto e mostrato un problema sottostante che da tempo si era cercato di aggirare, ma che oggi è diventato lampante: il principale scalo della regione sta gestendo un surplus di voli, con ricadute pesanti sulla qualità del servizio. Una constatazione che, inevitabilmente, ha conseguenze sugli altri scali della Regione – incluso il Ridolfi – che oggi auspicano di poter recuperare quote di mercato.

Il Comune di Bologna ha scritto all’amministratore delegato Ventola minacciando azioni legali se non si otterranno soluzioni rapide. "Ricevo una marea di segnalazioni – ha detto Lepore –. Vediamo tanta gente seduta per terra, compresi bambini e anziani, per non parlare dei bagni sporchi. Disservizi inaccettabili. E non è vero che è un problema recente, è cosi da 3 anni". Ovvero da quando sono partiti i lavori infrastrutturali dello scalo. Lepore sottolinea, poi che "a Bologna abbiamo continuato a rimpinzarci di voli, e a prenderli anche di notte". Auspica, invece "una crescita sostenibile. La Regione dovrà occuparsene, serve un sistema aeroportuale regionale che tenga conto di tutto questo". La stessa Enac, alla luce delle molte lamentele dei passeggeri, ha incalzato il Marconi a fare rete e Lepore concorda: "È nell’interesse stesso dell’aeroporto cambiare rotta. Altrimenti ci si taglia il ramo dove si è seduti".

Parole che hanno cambiato il quadro in cui finora si è giocata la partita dei cieli. Nella quale ora anche il Comune di Forlì cerca un ruolo da protagonista. All’indomani della crisi (ormai certificata) del Marconi, il sindaco Gian Luca Zattini chiede "un tavolo urgente con Bologna, Parma, Rimini e tutti gli enti regolatori". "Vista l’emergenza in corso – spiega – chiedo alla Regione e alla presidente ad interim, Irene Priolo, di attivarsi per la costituzione di un tavolo di confronto con tutti gli enti regolatori per guidare una riorganizzazione del sistema aeroportuale emiliano-romagnolo che dia l’opportunità agli altri scali regionali di contribuire alla gestione del flusso di turisti e viaggiatori sempre in aumento, che arrivano e partono dalla nostra regione". Il sindaco sottolinea che "ci troviamo di fronte alla necessità di condividere in tempi stretti una politica di sistema che abbia come priorità la tenuta dei flussi turistici e la sostenibilità delle rotte. Non c’è più spazio per i campanilismi, dobbiamo fare squadra nell’interesse dell’intera Regione e trovare una soluzione a un problema di tutti. Diversamente, corriamo il rischio di essere danneggiati a beneficio di altre regioni".

Zattini , infine, spende parole positive per il Ridolfi, certo che possa avere un ruolo importante: "È un’infrastruttura all’avanguardia, con fondamenta societarie solide e responsabili e un polo aerospaziale che non ha eguali. In questa partita, Forlì c’è. Siamo pronti a fare la nostra parte per alleggerire il carico di voli su Bologna già da oggi".

Da parte sua , ieri è tornata sull’argomento anche Legacoop Romagna, rafforzando il concetto: "I disagi e la disorganizzazione dell’aeroporto di Bologna impongono che si concretizzi finalmente una politica regionale degli scali, armonica e in grado di valorizzare le destinazioni, senza sovrapposizioni o competizioni interne. Lo affermiamo da tempo, avendo visto quali danni possa produrre un’inutile concorrenza infraregionale, come quella tra gli aeroporti di Forlì e Rimini". Legacoop rincara con parole forti, definendo l’attuale situazione del Marconi "un problema d’immagine, ma non solo, perché disagi e ritardi provocano anche danni diretti alle imprese, come sta accadendo sempre più frequentemente. Sotto gli occhi abbiamo le immagini dei disastrosi disagi causati da un Marconi inadeguato".

La conclusione è chiara: "La Romagna ha dimostrato come anche sulle grandi infrastrutture si possa fare un virtuoso gioco di squadra, lavorando attorno al progetto della zona logistica semplificata del Porto di Ravenna. Ora attendiamo che anche sul tema degli aeroporti si passi dalle parole ai fatti".