C’era tutta Tredozio ieri mattina all’inaugurazione delle nuove scuole del paese dopo la ferita del terremoto del 18 settembre 2023 che rese inagibile lo storico istituto. Ora le scuole di Tredozio (infanzia, primaria e medie), vengono trasferite all’interno di moduli prefabbricati, dopo otto mesi trascorsi prima nelle tende prima sul prato e poi all’interno del palazzetto dello sport.
Presente al taglio del nastro, ovviamente, la sindaca Simona Vietina affiancata, tra gli altri, dal presidente dell’Unione dei comuni della Romagna Forlivese (e sindaco di Dovadola) Francesco Tassinari, dal vescovo di Faenza-Modigliana Mario Toso e i rappresentati di diverse associazioni di volontariato.
"Questa inaugurazione – ha rimarcato Vietina – consente di fare entrare gli 88 bambini e ragazzi in una vera scuola, e rappresenta il primo grande segno di ripresa, dopo il terremoto che ha messo tutti a dura prova a Tredozio. Anche se comunque ci sarà da lavorare ancora per molto tempo".
Un lungo e caloroso applauso liberatorio ha sottolineato il comune sentire di oltre duecento persone accorse (fra cui anche il candidato a sindaco dell’altra lista civica, Gianni Ravagli) "per condividere questo segno di ripresa, anche se la scuola resterà in questo luogo per un tempo non breve", ha sottolineato la sindaca Vietina. "Spero però che troviate nei nuovi moduli tutto quello che non avevate finora nelle tende", ha aggiunto Vietina.
Gli alunni della quinta elementare hanno subito gradito la nuova sistemazione, e con loro le maestre Aurora Sangiorni (supplente) e Martina Fabbri (di sostegno): "In queste belle aule c’è più silenzio, il Lime (la lavagna interattiva) e perfino la campanella. Qui stiamo bene. Però speriamo di tornare presto nella vecchia scuola in paese".
L’augurio è lo stesso della dirigente scolastica di Modigliana, Barbara Casadei, che si complimenta per la "scuola realizzata dalla collaborazione di tante istituzioni, associazioni di volontariato e autorità, nonostante le tante difficoltà affrontate, fra cui i lunghi mesi nelle tende".
"Si tratta di una struttura antisismica – spiega Luciano Meschiari di Carpi, responsabile dell’omonima ditta che ha realizzato la struttura di 450 metri quadrati –, con pareti metalliche e pareti in finto legno, finestre molto luminose e spazi accoglienti e funzionanti".
Il Comune usufruisce della struttura a noleggio per alcuni anni (l’affitto lo paga la Protezione civile regionale). Poi, se il Comune vorrà, potrà riscattare l’immobile. Al primo piano, servizi dei bidelli, aule insegnanti e dei bambini dell’infanzia; al secondo piano, le aule di elementari e medie.