QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Addio allo storico maresciallo Calabrese

E’ deceduto a 94 anni a Rocca San Casciano l’agente della Polstrada. Il comandante Mussolini: "Era rigido, ma anche gioviale con tutti"

Addio allo storico maresciallo Calabrese

E’ deceduto a 94 anni a Rocca San Casciano l’agente della Polstrada. Il comandante Mussolini: "Era rigido, ma anche gioviale con tutti"

All’età di 94 anni è morto a Rocca San Casciano lo storico maresciallo della polstrada, ormai da molto tempo in pensione, Giorgio Calabrese. "Un personaggio e un poliziotto che tutti ricordano per la sua rigidità nel far rispettare le regole, ma anche per essere sempre gioviale con tutti": con queste parole lo definisce Marco Mussolini, ultimo comandante del distaccamento di polizia stradale che è stato chiuso tra molte polemiche il 30 giugno 2021.

Giorgio Calabrese, vedovo di Bianca Nanni, originaria di Rimini, lascia i figli Roberto, Patrizia (che abitano a Rocca) e Massimo (a Forlì) e i quattro nipoti Ivan, Alfredo, Irene e Bianca. Calabrese era nato a Modica (provincia di Siracusa, in Sicilia) nel 1930, dove vivono ancora la sorella Giorgia di 97 anni e il fratello Salvatore di 86. A vent’anni entrò in polizia a Livorno, trasferendosi a Cesena per la scuola di polizia e poi, poco dopo, a Rocca San Casciano, dove nel 1959 fu inaugurata la sede del distaccamento.

Nel paese della valle del Montone Calabrese ha svolto sempre servizio come maresciallo fino alla pensione, arrivata nel 1990. In un’intervista al nostro giornale, aveva raccontato i suoi lunghi anni di servizio a bordo della Guzzi 500, ricordando i giorni passati, "quando in coppia si raggiungeva spesso il passo del Muraglione in qualsiasi stagione e si scortavano i carichi eccezionale in tutta la Romagna e anche fino a Milano".

Ricorda ancora Marco Mussolini: "Calabrese era molto orgoglioso di aver fatto parte del corpo di polizia e spesso veniva a trovarci in caserma, ricordando con nostalgia la sua amata Guzzi 500". Pur essendo siciliano d’origine, negli anni della pensione si era appassionato a giochi tradizionalmente romagnoli, come la briscola e il marafone che giocava spesso nel bar della piazza di Rocca. Memorabili restano le sue lunghe sfide a carte, condotte in coppia con gli inseparabili Domenico Mambelli o Jonny Biserni, contro il maresciallo dei carabinieri Antonio Massarone, che invece si metteva sempre in coppia con Vittorio Biserni.

I suoi funerali si svolgeranno oggi con partenza alle 14.30 dalla camera mortuaria dell’ospedale Pierantoni di Forlì per la chiesa di Santa Maria delle Lacrime di Rocca, dove alle 15 sarà celebrata le messa, proseguendo al termine per la cremazione a Cesena. Le offerte andranno alla Misericordia di Rocca.