Un amore nato nel fango, letteralmente, quello tra Cristina Nulchis e Andrea Pelizza che hanno incrociato i loro destini ai Romiti, mentre liberavano dalla melma un magazzino artigianale distrutto dall’alluvione. Cristina Nulchis, originaria di Vigevano, era arrivata in Romagna con l’associazione umanitaria Mama Yovò, mentre il padovano Andrea, vigile del fuoco di stanza a Pordenone, era nella task-force attivata a seguito dell’emergenza, e poi è tornato come volontario.
Il loro primo bacio è scattato in viale Bologna, in una situazione apparentemente poco romantica, ma in realtà indimenticabile: proprio lì, imbrattati, stanchi e sconvolti, forse, è più visibile l’anima di chi si ha di fronte e diventa più facile riconoscersi. L’affinità ben presto si è consolidata in un sentimento più forte, fino ad approdare alla decisione di trasferirsi entrambi nella città che li aveva avvicinati: Pelizza ha ottenuto il trasferimento a Forlì, e Nulchis, di professione baby sitter, l’ha seguito.
Quella da ‘angeli del fango’ è stata solo la prima delle avventure che i due hanno condiviso: già nei mesi successivi, infatti, sono partiti alla volta dell’Uganda, paese in cui Mama Yovò (associazione di cui Nulchis è co-fondatrice) ha in carico poco più di un centinaio di bambini orfani. Tra loro c’è Benisha, una bimba di 5 anni cui Cristina era già molto legata: ora il sogno condiviso è quello di poterla, un giorno, portare in Italia.
La storia di Cristina e Andrea continua ancora, più viva che mai, a dimostrazione di come l’amore sappia essere più forte dell’orrore e, anzi, riesca a mettervi radici e a prosperare, dando vita a uno splendido giardino in quella che era solo una landa piena di fango.