La notizia del possibile passaggio di Alexander D’Orsogna, amministratore delegato di Ancona International Airport, all’aeroporto Ridolfi di Forlì ha determinato ieri un’accentuata fibrillazione nelle Marche, dove non ci si vorrebbe privare del manager italo-americano e dove è considerato un fuoriclasse. Così, a margine del consiglio regionale, il governatore marchigiano Francesco Acquaroli sull’ipotesi del ‘decollo’ di D’Orsogna dal Sanzio verso Forlì ha piazzato una parata: "Al momento non ci risulta che questa sia un’opzione sul tavolo", ha affermato il presidente, che ha poi aggiunto: "Ad ogni modo, utilizzando una metafora calcistica, è normale che quando si ha un top player, le altre ‘squadre’ possano essere interessate".
Il top player è ovviamente D’Orsogna, finito nelle mire dell’aeroporto di Forlì che sta puntando a rinforzarsi con l’ingresso di nuovi partner e l’offerta da parte di un Fondo italiano. D’altronde la sua azione all’Ancona International Airport, da due anni e due mesi a questa parte quando è stato scelto dal Fondo Njord (azionista di maggioranza), parla di un robusto incremento del traffico passeggeri (il 2024 si dovrebbe chiudere con un +600mila), rotte (Roma, Milano, Napoli, raddoppio su Monaco con Air Dolomiti, Parigi e Barcellona con Volotea) E nuovi segmenti di investimento (aviolanci di micro satelliti nello spazio). "Noi siamo grati al lavoro dell’ad Alexander D’ Orsogna. E abbiamo ancora molte sfide da vincere assieme", aggiunge Acquaroli ad allontanare l’addio del manager al Sanzio: Ancona-Forlì, partita già finita?
Giacomo Giampieri