In contemporanea con Firenze e Ravenna che celebravano a livello nazionale la ricorrenza dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, martedì scorso i comuni di San Godenzo, Portico e San Benedetto e Marradi, il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e l’Accademia degli Incamminati di Modigliana hanno concluso le celebrazioni della ‘Giornata Dantesca all’Acquacheta’, aperte il 12 giugno. Accolti in uno scenario da favola (corona di monti, acqua della cascata e caldo sole settembrino), i componenti di una delegazione del Comitato promotore hanno scoperto una targa commemorativa sopra la cascata dell’Acquacheta ricordata da Dante (Inferno, canto XVI, 94-102) e hanno inaugurato sulla cascata minore del Lavane l’opera d’arte ‘Diavoletto rosso dell’artista Valerio Mirannalti di Fiesole. "Sono contento – ha commentato l’artista – di collocare per l’eternità una mia scultura in un luogo di straordinaria bellezza, come la cascata dell’Acquacheta. La scultura rossoarancio, come una diabolica presenza, dialoga con il paesaggio circostante e rende visivo il XVIII canto dell’Inferno dantesco, l’ingresso alle Malebolge. L’opera simboleggia il genius loci, quello spirito insito nel luogo che ne è guardiano".
Alla manifestazione nella Piana dei Romiti (dove al tempo di Dante sorgeva l’eremo dell’abbazia di San Benedetto in Alpe e dove potrebbe aver scritto brani dell’Inferno) erano presenti: i sindaci di San Godenzo, Portico e San Benedetto e Marradi, rispettivamente Emanuele Piani, Maurizio Monti e Tommaso Triberti, accompagnati da alcuni consiglieri e rappresentanti di associazioni di volontariato; per l’Accademia degli Incamminati di Modigliana l’amministratore Giancallisto Mazzolini, il segretario Giuseppe Mercatali, i consiglieri della presidenza Patrizia Ravagli e Alessandro Liverani, il socio Massimo Ragazzini; la comandante dei Carabinieri forestali di San Godenzo Giuditta Miniati e l’appuntato David Bentivegna del Parco nazionale; il comandante dei Carabinieri di San Godenzo Antonio Donatiello. Erano presenti anche cittadini ed escursionisti. A nome della delegazioni, il sindaco di San Godenzo Piani (territorio dove si trova la cascata dell’Acquacheta, mentre il torrente sottostante scorre già nel comune di Portico) ha ringraziato Mirannalti per avere donato la scultura e tutte le associazioni di volontariato dei tre comuni, "che hanno fornito un contributo importantissimo per il successo degli eventi danteschi". I presenti si sono impegnati a celebrare insieme anche in futuro la memoria di Dante all’Acquacheta, "uno dei massimi luoghi dell’esilio di Dante al pari di Ravenna, Verona, Arezzo, Forlì, il Casentino dei conti Guidi e la Garfagnana dei Malaspina".
Quinto Cappelli