di Matteo Bondi
In tanti sono ancora alle prese con i vari disservizi del post alluvione: situazioni che non permettono di programmare interventi, seppur necessari. Una situazione che stanno vivendo i residenti del condominio di via Salinatore 49 con affaccio dei garage verso il parco urbano. L’alluvione del 16 maggio ha allagato i due piani interrati, quelli dove sono appunto i garage, con livello dell’acqua a 5 metri. Nei locali erano presenti anche le pompe per l’acqua, il reparto caldaia e l’autoclave. Si parla di sei piani per 26 appartamenti.
"L’acqua che ha invaso i garage – racconta Renata Lizzi, residente nel condominio – ha sfondato anche una parete che è crollata sull’autoclave, che a sua volta ha buttato giù il quadro comandi". Danni da alluvione che hanno comportato per i condòmini l’essere senza acqua corrente fino al 25 maggio, mentre quella calda è arrivata tramite una caldaia esterna solo ai primi di giugno: ma senza pompe ai piani alti fatica ad arrivare. Il quadro della situazione è quello di un grosso condominio che ha subito seri danni ai servizi e in cui dovrebbero iniziare i lavori di risanamento e sistemazione, per poter avere il riscaldamento negli appartamenti prima che finisca l’estate. "Ma è impossibile lavorare nei garage – racconta ancora Lizzi –, per la presenza di pozze di acqua putrida. Alcune ditte non vengono neanche a farci i preventivi, altre riescono a stare qualche minuto, ma di sicuro non il tempo per procedere con i lavori necessari".
Nei giorni successivi alla catastrofe gli autospurgo di ForlìAmbiente, tutto a pagamento da parte dei condòmini, hanno pompato fuori l’acqua incessantemente. "Poi sono arrivati anche gli uomini della protezione civile e i vigili del fuoco, che hanno portato fuori il fango – prosegue Lizzi –. Noi abbiamo accatastato fuori tutto quello che avevamo nel garage, ma il pavimento presenta due enormi buche, create dalle macchine che hanno eseguito i lavori. Buche che si sono riempite di acqua stagnante. Da sette giorni abbiamo segnalato la cosa all’ufficio Urp del Comune, ma non ci sanno dire se verrà qualcuno a controllare e sistemare".
Le ditte preposte per fare i lavori di sistemazione della caldaia e delle pompe hanno fatto sapere che in questa situazione non potranno dare inizio ai lavori. "Non sappiamo se le fogne sono a posto – spiega la residente –, abbiamo bisogno che qualcuno venga a controllare, poi sistemiamo a nostre spese. All’Urp continuano a prendere la nostra segnalazione, ma invano e noi non possiamo aspettare. Ieri l’amministratore ha inviato una pec al servizio di Igiene pubblica segnalando la situazione, nella speranza che qualcuno possa aiutarci".