Forlì, 23 febbraio 2014 - ARRESTATO giovedì mattina in corso Garibaldi davanti alla Questura, ora è già libero. Questo ha deciso il giudice per un calabrese di 40 anni finito in manette per stalking. L’uomo, originario di Cassano allo Ionio (Cosenza), da anni è residente a Forlì. Al momento è disoccupato.
Vittima dei comportamenti persecutori dell’uomo è l’ex moglie (i due sono separati legalmente), una 32enne moldava. La coppia ha due figli minorenni. Lo stalking del 40enne nei confronti dell’ex moglie va avanti da un paio d’anni. Già nel gennaio 2012 l’uomo venne denunciato dalla 32enne agli agenti della Squadra Mobile guidata da Claudio Cagnini (questa settimana comincia il processo che lo vede imputato per lesioni, maltrattamenti e stalking). Continui sms, un trauma distorsivo a un dito, ‘pedinamenti’ quando la donna andava in discoteca: tutti episodi all’origine della denuncia. Arriviamo a gennaio di quest’anno, quando il giudice Alessandro Trinci firma un provvedimento che impone al 40enne di non avvicinarsi ai luoghi (casa, lavoro) frequentati dalla donna.
UN PROVVEDIMENTO valido 6 mesi. Una volta scaduto (luglio dello scorso anno), l’incubo per la donna ricomincia. L’ex marito la segue ovunque, la chiama al cellulare per offenderla, la segue per strada. Giovedì mattina la 32enne decide di presentarsi in Questura per sporgere denuncia. All’ufficio denunce il lavoro non manca. Il personale le consiglia di tornare alle 11 una volta smaltita la fila. La 32enne, che visto quanto successo in questi due anni, viene spesso accompagnata da un’amica, decide di andare in un bar in via Punta di ferro. Qui ad aspettarla c’è l’ex marito, che la stava seguendo. La moldava si spaventa, chiama il personale della Mobile che le dice di tornare subito in Questura. L’ex marito non molla la presa e la segue fino in corso Garibaldi
. Davanti alla Questura i due si affrontano. «Ti distruggo la vita come hai fatto tu con me», è una delle frasi pronunciate dal calabrese. Prima che la situazione degeneri intervengono gli agenti della Mobile e della Volanti che lo arrestano in flagranza (pubblico ministero Marilù Gattelli). Il giudice per le indagini preliminari ha però deciso di rimetterlo in libertà, imponendogli il divieto di avvicinarsi a meno di un chilometro dall’ex moglie.
Luca Bertaccini
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