
Sul sito www.professionearchitetto.it è stato pubblicato un interessante progetto intitolato ‘Un volume etereo per un campus di design ai piedi della Rocca di Modigliana’ elaborato nell’ambito del corso tenuto dalla YAC Academy (Accademia per Giovani Architetti).
Rosa Grasso, assessore alle Attività culturali, turismo, politiche giovanili di Modigliana, com’è nato il progetto?
"Grazie ad una conoscenza personale, essendo stata io stessa selezionata per uno dei loro corsi come studente. Lo YAC è una importante realtà nazionale con sede a Bologna, che promuove l’architettura di alta qualità fra i giovani architetti emergenti, in collaborazione con i più grandi studi mondiali. Una possibilità non solo di raccogliere idee, ma anche di grande visibilità del nostro patrimonio".
Perché proprio la Rocca?
"Come amministrazione intendiamo valorizzare uno dei simboli più importanti di Modigliana: non solo la preservazione dell’immobile e la sua promozione culturale, ma un atto rigenerativo che crei nuovi flussi economici, di cui tutta la comunità possa essere fruitrice, dando nuovo impulso alla rigenerazione dell’intero centro storico".
Un progetto giovane per una Rocca millenaria.
"Sì. rivolgersi allo YAC ha significato far esplorare possibilità progettuali a giovani architetti di talento, che con visioni nuove hanno ridato anima e possibilità allo spazio della piazza D’Armi e alle sue case, lasciando il torrione della Rocca dei Conti Guidi come solo monumento del tempo, che già ben rappresenta. Questa azione si inserisce all’interno del processo di visibilità del monumento, a cui abbiamo dato vita fin dall’inizio del mandato tramite le serate di intrattenimento sotto le rovine del castellum".
Nello specifico in cosa consiste il progetto?
"Il progetto é uno dei sette prodotti all’interno del corso, è stato sviluppato da due giovani architetti rumeni, Ioana Penescu e Andrei Theodor Ionita, sotto la guida di Francesca Singer dello studio giapponese SANAA, vincitore del premio Pritzker per l’architettura, la più grande onorificenza del settore. Una visione di grande richiamo internazionale, che con delicatezza si inserisce nello spazio della nostra Rocca. I volumi ricordano la leggerezza delle architetture giapponesi, pur ben integrandosi con gli spazi antichi: un innesto contemporaneo rispetto alla storicità del patrimonio con cui si confronta".
Qual’é la funzione prevista e cos’avete in programma?
"Un campus di design con funzioni di ospitalità, che si ricollega perfettamente alla storia industriale del nostro Comune. A giugno avremo un incontro con gli assessori regionali, dove presenteremo tutti i progetti che lo YAC e il laboratorio di Atelier Appennini hanno prodotto per Modigliana, e le relazioni con l’Agenzia del Demanio che stiamo portando avanti da diversi mesi in vista di un loro futuro bando. Chissà che queste visioni così ambiziose un giorno non possano diventare realtà".
Giancarlo Aulizio