REDAZIONE FORLÌ

Partita la nuova missione per i profughi

Meta la città rumena di Radauti, al confine: inviati dal raggruppamento forlivese anche 17 generatori, data la mancanza di corrente elettrica

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Nella zona di Radauti, in Romania, ha nevicato e le temperature variano, al momento, tra i 5 gradi e i-2. Questa è la meta della missione umanitaria partita nella mattinata di ieri dalla sede del Comitato contro la fame nel mondo di Forlì. Nelle prime ore del mattino è stato, infatti, caricato il camion, messo a disposizione gratuitamente dalla cooperativa Polo Autotrasporti, con tutti i materiali che il Comitato stesso e le altre associazioni del raggruppamento hanno raccolto nelle scorse settimane.

Del gruppo fanno parte la Caritas Diocesana Forlì Bertinoro, Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, Croce Verde Bidente, Formula Servizi Soc. Coop, Protezione Civile di Forlimpopoli, Protezione Civile di Bertinoro, Gruppo di preghiera di Monte Paolo, Polo Autotrasporti Soc. Coop. In tutto sono stati caricati 170 quintali di generi di prima necessità destinati agli sfollati ucraini, in fuga dopo l’invasione da parte dei russi.

La situazione negli ultimi giorni è diventata ancora più grave a causa dell’arrivo dell’inverno e della mancanza di energia elettrica in Ucraina, infatti, fanno parte del carico anche 17 generatori di corrente destinati ai vari campi profughi che costellano il confine con la Romania. "Undici generatori sono stati acquistati dal Comitato contro la fame nel mondo – spiega il coordinatore della missione, Graziano Rinaldini –, mentre gli altri sei sono stati presi dalla Protezione civile di Forlimpopoli. Il problema è stato trovarli, abbiamo, in pratica, scandagliato tutta la Romagna per poterli recuperare. Questo perché arrivano ordini enormi proprio dall’Ucraina, che sta vivendo momenti drammatici acuiti appunto dalla mancanza di energia elettrica".

Oltre ai generatori ci sono interi colli di disinfettanti, in questo caso forniti da Formula Servizi, biscotti, succhi di frutta, caffè, generi alimentari vari, coperte, maglioni e forniture sanitarie messe a disposizione dalla Croce Verde Bidente. Il carico è stato preceduto dal volontario dell’associazione Il Molino di Bertinoro, Roberto Faccani, per poter gestire al meglio lo scarico del materiale sia a Radauti che a Sauceva, in Moldavia, seconda tappa della missione.

Altri due mezzi, con a bordo otto volontari della protezione civile di Forlimpopoli, Croce Verde Bidente e Comitato, partiranno a mezzogiorno di oggi per arrivare insieme al camion e poter scaricare nelle due tappe. In tutto sono 1.700 i chilometri che separano Forlì da Radauti.

Matteo Bondi