REDAZIONE FORLÌ

L’Itaer Baracca vola alto: fino in America

Grazie a un importante accordo e a lezioni specifiche, per 50 studenti c’è la possibilità di conseguire anche il diploma Usa

di Stefano Benzoni

Un doppio diploma targato Usa per volare più in alto. E’ la grande novità didattica dell’Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì per questa annata scolastica 2020-21. Un’annata difficile, particolare, ancora pesantemente condizionata dal Covid-19, ma illuminata da una novità a stelle e strisce per gli studenti delle classi prime, seconde e terze. Infatti l’Itaer Baracca è diventato l’unico istituto superiore nella nostra provincia, e uno dei 250 in Italia, a dare la possibilità ai suoi studenti di seguire lezioni per conseguire un regolare diploma statunitense di High School, portato avanti accanto al tradizionale corso di studi.

Sono 15.000 gli studenti nel mondo che stanno usufruendo di questa possibilità, 1.200 solo in Italia, e con i suoi 50 l’istituto superiore di via Montaspro è la scuola italiana con il più alto numero di studenti impegnati in questo percorso parallelo. Ma qual è lo scopo di questo doppio diploma? "Molti dei nostri ragazzi, terminato il ciclo di studi italiano, per specializzarsi vanno spesso negli Stati Uniti a frequentare scuole di volo e pilotaggio e questo diploma, accanto a una indubbia padronanza nella lingua, li può aiutare molto", spiega la professoressa di inglese Michela Valmori referente del progetto.

"Tutto ebbe inizio nella prima settimana di febbraio – aggiunge la preside Maura Bernabei – quando venimmo contattati da Academica, un’associazione culturale statunitense che fornisce ai ragazzi che vivono al di fuori degli Stati Uniti la possibilità di accedere al diploma di scuola superiore americana, che ci chiese se fossimo interessati a far parte del loro progetto. A quel punto facemmo ricerche e capimmo che si trattava di un ente molto serio e che proponeva un percorso di studi legale e riconosciuto. Incontrammo la referente di Academica e a maggio presentammo la nostra idea alle famiglie degli alunni che stavano frequentando la prima e la seconda e successivamente anche a quelli che arrivavano per iniziare la prima. I riscontri sono stati entusiastici e in settembre, dopo aver superato un esame di ammissione, sono stati in totale 50 gli alunni delle nuove prime, seconde e terze classi ad entrare a far parte di questa nuova iniziativa".

Gli studenti nel loro percorso articolato verso il diploma di High School, accanto alle normali materie dell’Istituto Tecnico Aeronautico e le 32 ore di lezione nei cinque giorni settimanali, devono aggiungere sei materie di studio di cui quattro obbligatorie – due corsi di inglese di alto livello, storia degli Stati Uniti e storia delle istituzioni e dell’ordinamento statunitense – e due da scegliere fra psicologia, ingegneria, criminologia, attualità, fotografia digitale, capacità e competenze nella vita (un problem solver) e Sat (test attitudinale per l’ammissione alle Università americane).

"Abbiamo calcolato che per studiare ed essere pronti – continua la professoressa Valmori –, i nostri studenti impieghino dalle tre alle quattro ore alla settimana. Su una piattaforma chiamata Cosmos i docenti statunitensi ogni settimana spiegano ai ragazzi e alle ragazze quali saranno i compiti che dovranno svolgere e il limite entro i quali li dovranno svolgere, e su questo sono molto esigenti. Ogni mese, solitamente nel pomeriggio o nella serata del sabato, ci sono incontri con i vari insegnanti che si scaricano i lavori degli studenti, li correggono e li giudicano. Poi il 23 ottobre hanno avuto la possibilità di parlare con l’astronauta Sunita Williams in diretta da Houston e una delle nostre ragazze è stata selezionata per rivolgerle in diretta una domanda. Il prossimo appuntamento sarà con un sopravvissuto agli attentati dell’11 settembre".

Finora tutti i ragazzi e le ragazze impegnate negli studi stanno ottenendo eccellenti risultati e sono molto soddisfatti della scelta fatta anche se quelli di prima, comprensibilmente, faticano un po’ più degli altri. "Con questo doppio impegno, oltre a diventare padroni della lingua, i ragazzi migliorano a livello di responsabilità, organizzazione e gestione dei loro tempi, autonomia e competenze linguistiche perché in questa scuola la lingua inglese non è una materia scolastica, ma una competenza", dice la preside. Una competenza che li potrà far volare lontano. Anche negli States.