REDAZIONE FORLÌ

Guasto al congelatore, addio a 800 vaccini. Arrivano i Nas, aperta un'inchiesta

Secondo una prima ricostruzione dell’Ausl, l’allarme è scattato ma non sarebbe stato correttamente rilevato dall’addetto

L’arrivo dei vaccini Moderna scortato dai carabinieri (Frasca)

L’arrivo dei vaccini Moderna scortato dai carabinieri (Frasca)

Forlì, 16 gennaio 2020 - Ottocento vaccini da buttare. E’ il drammatico bilancio causato da un guasto al congelatore e, forse, da un errore umano.

E’ la stessa Ausl Romagna a darne notizia, con grande rammarico, nella tarda serata di ieri. E a Forlì arrivano i Nas, che hanno sequestrato il frigo e le dosi deperitementre la Procura apre un'inchiesta.

"Un grave guasto al congelatore dove erano stati stoccati i vaccini Moderna inviati all’Ausl Romagna ha portato alla perdita di 800 dosi – si legge nella nota ufficiale –. E’ accaduto nella notte del 14 gennaio, all’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì".

Secondo un’indagine interna, il congelatore, nonostante fosse stato completamente revisionato nei giorni scorsi, verso le ore 22,30 di giovedì si è guastato. Sempre secondo una prima ricostruzione, l’allarme è correttamente partito verso la centrale operativa. Ma, per ragioni che sono ancora in fase di accertamento, il segnale non è stato correttamente rilevato dall’operatore addetto.

Il bollettino Covid del 16 gennaio: dati dell'Emilia Romagna

Quando il problema è stato evidenziato, nella prima mattinata di ieri, sono immediatamente partite le procedure per utilizzare, in sicurezza, le dosi vaccinali. Entro, cioè, le 12 ore nelle quali deve essere utilizzato il siero dopo lo scongelamento.

L’azienda sanitaria, nel rispetto di tutte le procedure operative e di sicurezza previste da Moderna, si è attivata per una rapida consegna del maggior numero di dosi possibile presso tutti i centri di vaccinazione della Romagna e, successivamente, anche presso il punto di vaccinazione di Bologna. Questa operazione ha consentito di somministrare correttamente, ai destinatari previsti in questa prima fase della vaccinazione, 700 vaccini su 1.500, entro i parametri di sicurezza previsti.

"E’ del tutto evidente – ha spiegato il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori – che siamo di fronte ad un fatto grave. Stiamo conducendo una rigorosa indagine interna per capire l’esatta dinamica degli avvenimenti e per evidenziare le responsabilità. E tutto questo avrà conseguenze, come è ovvio che sia. In attesa di fornire altri particolari, che sarà doveroso dare dopo aver avuto certezza della dinamica degli eventi, esprimo a nome dell’Azienda il mio più sincero rammarico per quanto accaduto. Un incidente che non doveva accadere ma che non deve, però, far venir meno la fiducia nello straordinario lavoro che, giorno dopo giorno, i professionisti della sanità garantiscono per la salute dei cittadini. Né oscurare l’entità e la qualità dell’impegno che tutti gli operatori dell’Azienda hanno prestato e che sino a ieri ha consentito di vaccinare oltre 23.500 persone. Le responsabilità per quanto accaduto – conclude – saranno adeguatamente accertate e sanzionate".

I Nas al  Morgagni Pierantoni

Sopralluogo dei carabinieri del Nas di Bologna all'ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì dopo il caso, segnalato ieri sera dalla stessa Ausl Romagna: hanno sequestrato il frigorifero-congelatore dell'ospedale dove erano stoccati i vaccini Moderna in parte resi inutilizzabili dal guasto. Sequestrate altresì le 800 dosi di siero deperite in seguito all'incidente. E' l'esito dei sopralluoghi che i Nas hanno effettuato questa mattina sia all'ospedale Morgagni Pierantoni, sia al laboratorio di Pieve Sestina dove sono stati spostati i vaccini non più idonei alla somministrazione. Gli accertamenti sul frigorifero serviranno ad appurare eventuali problematiche di natura tecnica dell'apparato. 

L'inchiesta della Procura

La Procura di Forlì ha aperto un fascicolo sulla vicenda delle 800 dosi di vaccino anti-Covid di Moderna andate deteriorate. Titolare del fascicolo la sostituto procuratore Federica Messina che sta coordinando le indagini affidate ai carabinieri del comando di Forlì e ai Nas. L'ipotesi di reato più plausibile, in attesa che si chiarisca l'accaduto, al momento pare l'omissione di atti d'ufficio a carico di uno o più responsabili dei sistemi di controllo e sicurezza della struttura sanitaria ospedaliera.