di Paolo Morelli
La Procura di Forlì ha concluso pochi giorni fa un’inchiesta su un medico ligure che rilasciava certificati che attestava patologie grazie alle quali si poteva evitare l’uso della mascherina o la vaccinazione anti Covid-19. Si tratta di Roberto Santi, 68 anni, residente a Sestri Levante in provincia di Genova, che l’Ordine dei medici della Liguria ha sospeso per dieci mesi dall’esercizione della professione con provvedimento del 21 ottobre.
Insieme a lui sono indagate venti persone che hanno ottenuto per sé e per famigliari certificazioni ritenute false grazie alle quali hanno avuto vantaggi: poter frequentare luoghi pubblici e privati senza indossare la mascherina, o poter continuare a lavorare senza sottoporsi a vaccinazione nel caso di sanitari. Il reato che il sostituto procuratore Lucia Spirito contesta al medico è falso ideologico. Per coloro che hanno ottenuto i certificati si tratta di ricettazione e uso di atto falso.
Le certificazioni venivano rilasciate a pagamento, con prezzi che andavano da 13 a 120 euro; secondo l’accusa ciò avveniva senza che il dottor Roberto Santi visitasse i richiedenti (per questo è stato sospeso dall’esercizio della professione medica) o consultasse la loro documentazione sanitaria. Alcuni indagati sono finiti nell’inchiesta perché partecipavano agli incontri ‘No paura day’ senza indossare la mascherina esibendo ai controlli delle forze dell’ordine la certificazione, ritenuta poi non regolare. Altri avrebbero utilizzato i certificati per consentire ai propri figli di frequentare le lezioni scolastiche senza indossare la mascherina.
Tra coloro che hanno richiesto e ottenuto la certificazione ritenuta falsa e ora sono indagati ci sono personaggi noti dei movimenti ‘no mask’ e ‘no vax’. In prima fila i coniugi forlivesi Carlo Laurenzi e Alessandra Fantini che l’11 settembre si sono sposati in municipio a Cesena: si presentarono insieme ai testimoni e ad alcuni invitati senza mascherina e, all’invito di indossarla, l’uomo rispose senza giri di parole: "Non rompere i c..., ho il certificato con l’esenzione". L’avrebbe pagata 80 euro nel febbraio scorso (stesso importo pagato per la donna).
Un altro nome in vista nei movimenti contrari alla vaccinazione e all’uso della mascherina è l’avvocato cesenate Riccardo Luzi, più volte protagonista dei ‘No paura day’: secondo la Procura avrebbe acquistato nel novembre 2020 due certificati per esentare le figlie minorenni dall’uso della mascherina a scuola. Analogo comportamento è stato contestato anche ad altri genitori; nel caso di una madre c’è pure il fatto che indusse in errore un pediatra facendosi rilasciare un certificato che esentava il figlio dall’uso della mascherina a scuola. Per lei, quindi, c’è anche l’accusa di aver indotto in inganno il pediatra per ottenere il certificato a nome del figlio.