Spal, incubo palle inattive. Sono già sette le reti subite

I calci da fermo stanno diventando una maledizione per Dossena. E nelle ultime gare il problema si è aggravato sistematicamente.

Spal, incubo palle inattive. Sono già sette le reti subite

Anche la rete del Pescara, venerdì scorso, è nata da un calcio da fermo con un’uscita maldestra di Melgrati e i difensori a farsi superare (Foto Bp)

Con 19 reti al passivo in 10 giornate, la Spal resta saldamente la seconda difesa più battuta del girone dopo quella del Legnago Salus che paga però la goleada subita sul campo della Ternana (8-0) qualche settimana fa. Una situazione talmente disastrosa da costringere mister Dossena a cambiare assetto tattico, passando dal 4-3-3 a un 3-5-2 che è lontanissimo dalla sua filosofia di gioco ma che a tutti è sembrato il modulo migliore per fornire qualche certezza in più alla squadra. Purtroppo però non è bastato per fermare la capolista Pescara, a segno nella ripresa con un colpo di testa di Brosco sugli sviluppi di un corner. Non è la prima volta che il Delfino va in rete in quel modo, con un calcio d’angolo battuto sul primo palo e incornato in anticipo alle spalle del portiere.

Aveva deciso in quel modo il big match di Chiavari l’ex spallino Valzania, e chissà quante volte mister Dossena ha raccomandato alla sua squadra di prestare la massima attenzione in quei frangenti. Invece, puntualmente la Spal si è fatta trovare impreparata, nonostante sulle tracce di Brosco ci fossero due giganti come Karlsson e Nador, oltre a Melgrati che è uscito a farfalle. Rispondendo all’ennesima domanda sul tema delle palle inattive, nel post partita l’allenatore biancazzurro è apparso quasi sconsolato.

Dossena ha confessato di aver lavorato sodo su quelle situazioni di gioco, mostrando anche le immagini dei corner del Pescara. Niente da fare, la Spal è finita al tappeto per una leggerezza su un tiro dalla bandierina, e non è certamente la prima volta che accade dall’inizio della stagione. Già alla prima partita ufficiale, in Coppa Italia sul campo dell’Atalanta Under 23, ai biancazzurri era stato fatale un colpo di testa (di Tornaghi) sugli sviluppi di un corner. In campionato poi alla seconda giornata il tris del Perugia è arrivato sempre attraverso un tiro dalla bandierina, con Montevago che poi ha trafitto Melgrati. A Sestri Levante, nel corso di una gara che poi per fortuna i biancazzurri hanno vinto, i padroni di casa avevano segnato il gol del momentaneo pareggio con Parravicini sugli sviluppi un calcio di punizione.

Nelle ultime partite le palle inattive hanno iniziato a diventare un incubo: il Milan Futuro ha firmato il gol decisivo con Traorè che ha ricevuto palla addirittura da fallo laterale. Con la Virtus Entella il vantaggio dei liguri è arrivato su autogol di Awua, sugli sviluppi di un calcio di punizione innocuo. A Campobasso la rete del 3-0 di Serra è giunta con un tiro al volo, con palla proveniente dalla bandierina. Il gol di testa di Brosco del Pescara è storia recentissima: il problema delle palle inattive è serio e resta irrisolto, bisogna trovare una soluzione.

Stefano Manfredini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su