REDAZIONE FERRARA

Spal, gol e coraggio nelle ultime giornate. Cinque reti senza sbilanciamenti difensivi

Serviva una scintilla, che restituisse alla squadra il coraggio delle prime giornate, abbinandolo al buonsenso e all’equilibrio

Spal, gol e coraggio nelle ultime giornate. Cinque reti senza sbilanciamenti difensivi

La punta Rao, uno dei più positivi (Foto Bp)

Il calcio secondo mister Dossena è vincere segnando un gol più dell’avversario, senza speculare sul risultato. Il rocambolesco 2-2 ottenuto in rimonta con l’Ascoli al debutto in campionato, con la Spal che alla fine della partita ha ricevuto gli applausi convinti dello stadio Mazza, ha fornito subito una chiara indicazione su quello che dovevamo attenderci. Nella fattispecie, una squadra generosa, allestita in extremis con chiare lacune, destinata a disputare un campionato all’insegna degli alti e bassi. Purtroppo poi le cose – dopo le due vittorie di fila contro Sestri Levante e Carpi – sono peggiorate rapidamente, e in seguito alla batosta di Campobasso il tecnico ha deciso di cambiare assetto. Accantonando lo sbarazzino 4-3-3 per un più equilibrato 3-5-2. A quel punto però è sorto un altro problema, perché ai progressi significativi sotto il profilo della tenuta difensiva ha fatto da contraltare una produzione offensiva molto più modesta rispetto a quanto avveniva in precedenza. Va detto che non è una questione di modulo, ma di atteggiamento.

Le polveri infatti hanno iniziato a bagnarsi a Solbiate Arno col Milan Futuro, quando ancora la Spal giocava col 4-3-3. Dopo aver segnato nove reti (e 10 al passivo) nelle prime cinque giornate, i biancazzurri ne hanno realizzate appena cinque nelle successive otto. Serviva una scintilla, che restituisse alla squadra il coraggio delle prime giornate abbinandolo al buonsenso e all’equilibrio che avevano indotto mister Dossena a cambiare spartito. L’emergenza ha stimolato la fantasia dell’allenatore, che ha fatto di necessità virtù trovando in D’Orazio una mezz’ala con caratteristiche uniche nella rosa biancazzurra. E nelle ultime due gare la Spal ha ritrovato anche il piacere di attaccare e gonfiare con continuità la rete avversaria. Realizzando cinque gol, tanti quanti ne aveva messi a segno negli otto turni precedenti.

Finalmente senza concedere tante occasioni agli avversari, che raramente si sono resi pericolosi dalle parti di Galeotti. Il 3-5-2 con una difesa robusta, due esterni in grado di coprire tutta la fascia, un centrocampo di qualità e due punte di valore come Rao e Antenucci rappresentano un nuovo punto di partenza per mister Dossena, che continua a teorizzare un calcio nel quale si punti a vincere segnando un gol più dell’avversario (solo quattro squadre nel girone B hanno realizzato più reti della Spal), senza speculare sul risultato. Ma col buonsenso, l’equilibrio e la diligenza che devono animare ogni buon padre di famiglia e allenatore.

Stefano Manfredini

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