Sono quasi 600 i chilometri che separano Ferrara da Campobasso, che la squadra di Dossena ha percorso col desiderio di dimostrare che a prescindere dalla prestazione tutt’altro che esaltante, il successo di Rimini non è arrivato per caso e che possiede le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista in campionato. Per fare il salto di qualità però bisogna trovare quella continuità che finora è mancata ai biancazzurri, che nelle prime otto giornate hanno letteralmente viaggiato sulle montagne russe. Se il Rimini prima di affrontare Antenucci e compagni era reduce da tre vittorie di fila, anche il Campobasso attraversa un momento positivo con quattro risultati utili consecutivi (due successi e due pareggi). Lo 0-0 maturato lunedì scorso sul campo dell’ambiziosa Ternana riflette la solidità della squadra di Braglia, che ha segnato meno della Spal subendo però la metà delle reti.
Il Campobasso è una matricola che sta sfruttando nel migliore dei modi l’entusiasmo generato dalla promozione ottenuta la scorsa stagione. A differenza di altre neopromosse però il club molisano ha deciso di conservare il minimo indispensabile del gruppo che ha vinto il campionato di serie D cambiando allenatore e praticamente tutta la squadra. Mister Dossena teme soprattutto le ripartenze del Campobasso, bravo ad aggredire l’avversario e colpirlo in campo aperto. L’allenatore della Spal è partito per il Molise con la consapevolezza di non poter contare su Buchel ed El Kaddouri e diversi ballottaggi da sciogliere.
Non a centrocampo, dove le scelte sono praticamente obbligate: Radrezza in cabina di regia, Zammarini e Awua mezz’ali. In difesa rientra dalla squalifica Sottini, che non è però in perfette condizioni e dovrebbe quindi nuovamente lasciare il posto a Bassoli. In attacco invece il solito dubbio è nel ruolo del centravanti, con Antenucci che stavolta appare leggermente favorito su Karlsson. Tra l’altro, si tratta di una gara speciale per il capitano della Spal, che gioca nella propria regione per la seconda volta in carriera. Per la cronaca, finora è accaduto soltanto in una circostanza con la maglia del Bari e il numero 7 ha subito timbrato il cartellino. Motivazioni extra quindi per Antenucci, che sugli spalti dello stadio Molinari avrà il sostegno dei tifosi biancazzurri e di quelli di Roccavivara che si sono mobilitati per seguire il proprio beniamino a pochi chilometri da casa. Si profila un pranzo domenicale diverso dal solito per chi ha la Spal nel cuore, con la speranza che alla fine si possa brindare alla seconda vittoria di fila di una squadra finalmente pronta a spiccare il volo.
Stefano Manfredini
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