Con undici gol in 19 giornate, Simone Corazza occupa il secondo posto della classifica marcatori del campionato, alle spalle di Emanuele Pio Cicerelli della Ternana che ne ha realizzati 12. Oltre a essere già arrivato in doppia cifra nel girone di andata, bomber Corazza sta letteralmente tenendo a galla l’Ascoli. Basti pensare che ha segnato praticamente il 50% delle reti del Picchio (11 su 23). Del resto, l’attaccante friulano è uno migliori cannonieri in circolazione, con quasi 150 gol all’attivo nel corso della propria carriera.
Per la Spal, Corazza è un vero e proprio spauracchio. Il centravanti cresciuto nel Portogruaro – una squadra che non rievoca esattamente ricordi positivi ai tifosi biancazzurri – ci ha giocato contro cinque volte, mettendo a segno la bellezza di quattro reti. Di fatto, Corazza è rimasto a bocca asciutta contro la Spal soltanto una volta, la scorsa stagione allo stadio Mazza col Cesena quando la squadra di Colucci riuscì a fermare la capolista sullo 0-0. Nelle altre quattro partite in cui ha incrociato i biancazzurri invece è stato una sentenza, addirittura con tre maglie diverse (Alessandria, Cesena e Ascoli): nella stagione 2021-22 (serie B) ha infilato la Spal sia a Ferrara che allo stadio Moccagatta, nel 2023-24 (serie C) ha timbrato il cartellino allo stadio Manuzzi e nella prima giornata del campionato in corso (serie C) si è confermato bestia nera dei biancazzurri segnando il gol del momentaneo raddoppio del Picchio allo stadio Mazza.
Un finalizzatore eccezionale che nel girone di andata ha mascherato a suon di gol le lacune dell’Ascoli, che sotto il profilo del gioco non sono scomparse nemmeno dopo l’arrivo di mister Di Carlo. A prescindere dal fatto che i risultati ultimamente siano nettamente migliorati. Nel 4-2-3-1 del tecnico ciociaro, che in fase di non possesso si trasforma in un ermetico 4-4-1-1, Corazza naturalmente è il terminale offensivo. Supportato dal talentuoso Tremolada, che contro la Spal siglò una doppietta nove anni fa con la maglia dell’Arezzo (stagione 2015-16).
La squadra di Dossena invece si ritrova con un attacco privo di alternative, con Antenucci e Rao costretti a fare gli straordinari da un mese e mezzo. Sarebbe ingeneroso prendersela col capitano, che a 40 anni suonati canta e porta la croce dal primo all’ultimo minuto. Lui e Rao però hanno le polveri bagnate da cinque partite, nel corso delle quali l’unica punta spallina a trovare la via del gol è stato il baby Contè sul campo del Legnago Salus. Per rivedere Karlsson sul terreno di gioco bisognerà aspettare gennaio, quando la società di via Copparo dovrà pure intervenire sul mercato per colmare questa lacuna. Ad Ascoli quindi toccherà di nuovo ad Antenucci, peraltro ex di turno in una piazza nella quale nel campionato di serie B 2009-10 segnò addirittura 24 gol. Per scacciare lo spauracchio Corazza, la Spal si aggrappa al proprio capitano.
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