Il più classico dei testacoda, quello in programma domenica tra Sella Cento e Rbr Rimini. In pochi giorni i biancorossi si giocano tanto, prima contro la capolista, e poi mercoledì 15 gennaio in casa del fanalino Piacenza. Due impegni all’opposto, ma pesantissimi per peso specifico. La formazione di Di Paolantonio a Milano ha dato il 110%, ai punti avrebbe meritato anche la vittoria se il basket fosse come la boxe, e c’è da augurarsi che il contraccolpo per una vittoria sfumata non danneggi anche l’approccio ai prossimi impegni.
Intanto tiene banco il capitolo rinforzi, in un mercato che ha bisogno di qualche movimento per generare l’effetto domino e le vere e proprie trattative. Si sta muovendo la rivale Nardò, dell’ex allenatore biancorossi Matteo Mecacci, che potrebbe tesserare a breve il brindisino Marco Giuri, a Bologna nella scorsa stagione, e ha già messo in squadra il lungo Giordano Pagani, uscito dall’Urania.
Fa gola a molti, Cento compresa, la guardia Simone Pepe, 10 punti di media a Orzinuovi, ma ora uscito dal club lombardo. Su di lui si sono fiondati tutti i club che cercano esterni con punti nelle mani, ma resta da capire se la Sella oggi abbia la forza per arrivare a una pedina come Pepe, avendo ancora a libro paga l’americano Terry Henderson, che ancora non ha trovato un’altra collocazione.
Sempre tra i club che stanno cercando di modificare qualcosa nel loro organico, acquistando giocatori ed eventualmente liberandone altri, c’è la deludente Torino di queste settimane, ferma a quota 14 punti in classifica. Il club allenato da Matteo Boniciolli potrebbe attuare un restyling e liberare nel caso l’ala Giovanni Severini, ed anche in questo caso la Benedetto XIV viene indicata come un club alla finestra, cercando di capire se qualcosa si libererà sul serio.
Sullo sfondo, una situazione di infortuni che resta complessa, dato che per Alessandro Sperduto servirà un altro mese, mentre Delfino potrebbe iniziare a breve a rivedere il campo assieme ai compagni, dopo una lunga inattività. Ma a 42 anni il suo eventuale utilizzo andrà più che mai centellinato, per cui il problema per Di Paolantonio resta attuale.
Mauro Paterlini
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