Dal suo osservatorio, diviso tra Cento e Siena, Matteo Mecacci osserva il campionato e aspetta l’occasione giusta. L’ex tecnico della Benedetto XIV, dopo cinque anni da protagonista con il punto più alto della storia della Benedetto toccato nel 2023 (secondo posto e finale di Coppa), aveva bisogno di fermarsi e lo ha fatto. "Dopo stagioni così intense una pausa era necessaria – racconta Mecacci – e comunque in estate nessuna proposta arrivatami mi convinceva. Così ne approfitto per aggiornarmi e vedere partite. Poi aspetto senza fretta una chiamata".
Questione di categoria?
"Sono sincero, un paio di società di serie B mi hanno chiamato, ma ho preferito aspettare la serie A2. Poi, se la fase di stallo dovesse prolungarsi, valuterò il da farsi. Non puoi pensare, quando subentri a stagione in corso, che arrivi il progetto".
Che campionato di A2 stai vedendo?
"Molto particolare, anzitutto nella formula. Con tutti questi infrasettimanali, solamente le squadre più profonde riescono a vincere con continuità. Ad oggi sicuramente Cividale e Urania Milano sono due belle sorprese, mentre Brindisi e Pesaro sono parziali delusioni, anche se destinate a risalire. La promozione diretta per chi arriva primo obbliga a giocare tutte le partite al massimo, per riuscire a salire senza fare i playoff. E poi vedo un torneo spaccato...".
In che senso?
"Si è alzato il livello delle big e si è abbassato quello delle formazioni che si vogliono salvare. Sette squadre (Cremona, Livorno, Avellino, Nardò, Cento, Vigevano e Piacenza) si giocheranno gli ultimi 5 posti, con Piacenza in forte difficoltà, ma non ancora spacciata a mio avviso".
E Cento?
"Onestamente non sono stupito, di trovarla in quella posizione. Ha giocato tante gare senza il più esperto e talentuoso giocatore che hanno, Carlos Delfino, perciò ci sta ritrovarsi in quel gruppone. Per chiudere l’andata hanno tre scontri diretti casalinghi da non fallire, come hanno fatto fin qui. Ma nel ritorno servirà anche qualche colpo esterno, perchè tutte le big verranno a giocare a Cento".
Capitolo mercato: l’orientamento delle ultime ore sembra essere quello di cercare una guardia Usa più performante di Henderson. Che ne pensa?
"Ci sono pochi giocatori italiani liberi, per cui in una squadra con poco talento serve un Usa che faccia la sua parte, come sta facendo Davis. Il ritorno a pieno regime di Delfino però, sarà il vero acquisto fondamentale".
Mauro Paterlini
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