Punto e a capo. Ha bisogno di resettare la Sella, dopo la brutta serata di venerdì con Cividale, ma anche di resettarsi, perché prestazioni così povere, fragili e senza carattere, non sono ammesse, a patto che l’obbiettivo sia quello di mantenere categoria. Non l’ha detto esplicitamente, ma l’avrà pensato coach Di Paolantonio, che con qualche sfuriata nel secondo tempo ha cercato di ravvivare un gruppo che nei primi due quarti e mezzo sembrava in campo quasi di passaggio. "Nei primi due quarti siamo stati indegni, mi scuso per questo, ma lo dovranno fare anche tutti i componenti della squadra – così, senza filtri, ha esordio l’allenatore biancorosso nel post-partita –. Abbiamo fatto tutto il contrario di quello che andava fatto, sia dal punto di vista dell’atteggiamento, dove ognuno ha giocato per conto suo, e sia dal punto di vista tecnico, non riportando nulla in campo di ciò che avevamo preparato nei giorni precedenti. Bisogna mettersi nell’idea che questa squadra ha bisogno di tutti, ogni partita". Cosa che venerdì, in una Baltur Arena da tutto esaurito, con tanto di coreografia del Settore Zimmer, non è mai avvenuta. Il pubblico di Cento avrebbe meritato una risposta ben diversa sul parquet.
"Una parziale scusante potrebbe essere il fatto che ci siamo allenati sempre a ranghi ridotti, a causa di acciacchi ed influenze, e sempre senza Delfino, ed è chiaro che poi trovarsi a giocare senza un numero adeguato di esterni alla lunga lo paghi. Ma al netto di ciò, il nostro primo tempo è stato indecoroso e non ci sono alibi per questo. Nel terzo quarto abbiamo avuto una reazione d’orgoglio, facendo però ancora tantissimi errori, ma almeno con una faccia diversa. In assoluto, comunque, in questo campionato non puoi permetterti distrazioni: se giochi così, 30 punti lì puoi prendere da Cividale, come da chiunque". Tante le problematiche da risolvere per la Benedetto, sia tecniche che mentali, ma in primis, in vista della trasferta di sabato prossimo a Verona, bisognerà ritrovare lo spirito. "Occorrerà presto cercare una soluzione a questo momento, ma dovremo farlo tutti insieme, perché è così che si esce dalle difficoltà, da squadra, e non da soli". Nel finale, è caduta anche un’ulteriore tegola sulla Sella, portata dal secondo infortunio nel giro di poche settimane di Nicola Berdini che, atterrato male dopo un rimbalzo, ha lamentato un forte dolore ad un dito del piede, per il quale è stato costretto a rientrare subito in panchina. Un guaio fisico che verrà rivalutato nei prossimi giorni. Al momentaccio dei biancorossi, va aggiunto anche un piccolo screzio avvenuto dopo il suono della sirena tra capitan Delfino e alcuni tifosi. L’argentino, rientrato scuro in volto negli spogliatoi, è stato bersaglio anche di diverse critiche sui social dagli stessi tifosi della Benedetto.
Giovanni Poggi
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