REDAZIONE FERRARA

Sella, non c’è storia contro la capolista. Mercoledì a Piacenza è come una finale

I biancorossi si arrendono alla più solida Rimini e restano penultimi assieme a Nardò. Tra due giorni gara delicata contro il fanalino di coda

Il play biancorosso Berdini in palleggio (Foto Salvi)

Il play biancorosso Berdini in palleggio (Foto Salvi)

Sella Cento 59

RBR Rimini 74

SELLA : Tanfoglio 1, Moretti 2, Nobile 5, Ramponi 4, Alessandrini 8, Berdini 10, Davis 9, Benvenuti 10, Devoe 10, Delfino. All. Di Paolantonio.

RBR RIMINI: Marini 2, Camara 13, Bedetti, Grande 18, Simioni, Tomassini 5, Anumba 2, Masciadri 7, Johnson 14, Robinson 13. All. Dell’Agnello.

Arbitri: Pellicani, Morassutti e Berlangieri.

Note: parziali 14-22; 26-38; 45-54.

Ruotando in sette contro la capolista, Cento regge finché riesce, prima di alzare bandiera bianca all’alba dell’ultimo quarto. Con questa, fanno otto sconfitte nelle ultime nove per la Sella, sempre più giù in classifica (penultima pari a Nardò), e staccata anche da Vigevano. Urgono innesti e anche un po’ di fortuna, che mai quest’anno ha girato dalla parte giusta. E mercoledì a Piacenza, non si può più sbagliare. Masciadri fa subito capire che aria tira fiondando i primi tre dall’arco, imitato con successo da Berdini e Davis, che inchiodano il 6 pari. La trasferta in terra centese, per i romagnoli, coincide anche con il ritorno alle danze dopo un mese di Justin Johnson (out le scorse causa infortunio), che dimostra di essere recuperato al 100% dando la prima spallata alla Benedetto, coadiuvato da bomber Grande (11-20). Prima del gong, è ancora botta-risposta Johnson-Berdini: 14-22 al 10’. Il gioco da 4 di Devoe fa riemergere la Sella, che però deve ancora fare i conti con Grande, che da solo riapre lo squarcio e ricaccia Cento a -10 (18-28). Il passivo aumenta, con Rimini in totale controllo e libera di attingere dalla panchina, tra gli altri, anche l’ex capitano biancorosso Tomassini, che contribuisce attivamente alla causa, propiziando il +13 siglato dal solito Johnson (23-36). La Benedetto, spuntata e sfiancata, ricorre al talento di Devoe, per rosicchiare uno svantaggio che all’intervallo segna -12: 26-38. E al rientro, è anche peggio, con Robinson e Anumba a far dilagare gli ospiti, che toccano per la prima volta il +17 (26-43). Ma è lì che esce l’orgoglio del gruppo di Di Paolantonio, a cui va il merito di averci sempre provato, nonostante la palese difficoltà nello stare in campo a causa delle infinite assenze. Nonostante le due fughe firmate Robinson prima (sul 32-48) e Grande poi, con la bomba del nuovo +15 (37-52), Cento ruggisce e risale. In avvio di ultimo quarto, l’ultimo sussulto di Davis, che ricuce a -7 (47-54), poi, Cento sparisce piano piano dai radar, venendo sovrastata dal talento e dall’energia dei romagnoli, che una volta tornati in controllo, riprendono la loro corsa incontrastata verso la vetta e verso la vittoria.

Giovanni Poggi

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