REDAZIONE FERRARA

"Ora conta l’aspetto mentale». Dossena: "Spal, non buttarti giù. Compattiamoci nelle difficoltà»

"Non riesco a guardare la classifica perché mi fa troppo male, ma sono consapevole che le prossime due partite contro squadre non di vertice potrebbero farci svoltare dal punto di vista psicologico".

Dossena: "Spal,  non buttarti giù. Compattiamoci nelle difficoltà"

"Non riesco a guardare la classifica perché mi fa troppo male, ma sono consapevole che le prossime due partite contro squadre non di vertice potrebbero farci svoltare dal punto di vista psicologico".

Una Spal acciaccata come non mai ed una partita in cui i biancazzurri non hanno alternative che non siano i tre punti, per non sprofondare irrimediabilmente nel fondo della classifica. Ne è consapevole mister Dossena, che alla vigilia del match contro il Pineto fa un po’ il punto della situazione sullo stato della squadra dopo la debacle di Terni: "Sicuramente abbiamo portato a casa meno di quello che ci saremmo aspettati da queste ultime tre partite. Lo stress delle partite si sente, soprattutto nei vari acciacchi che sono arrivati durante tutta la settimana. Li abbiamo un po’ recuperati, alcuni sono ancora ai box, ci siamo leccati le ferite dopo Terni, per l’ultimo quarto d’ora in cui c’è stato quel crollo psicologico non accettabile. Siamo consapevoli che i treni che sono passati sono già stati parecchi e non possiamo più farcene scappare altri, dobbiamo tutti fare qualcosa di più, io per primo".

In che cosa pensa di poter fare di più?

"Provare a capire di più i ragazzi, cercare, come ho fatto il mese scorso, di non rimanere convinto nelle mie idee ma provare ad assecondare le esigenze di questa squadra, lavorare di più sui crolli mentali. E’ vero che l’ultima gara è stata moto condizionata dalla decisione arbitrale che ha fatto uscire Bruscagin, però un conto è uscire sconfitti 2-1 a testa alta, un conto è uscire a testa bassa con un 4-1. Devo entrare più dentro la testa dei ragazzi. Se non c’è prima l’aspetto mentale, poi quello tattico viene secondario. Ci vuole coesione, non arrendersi mai, anche nelle difficoltà compattarsi, perché le squadre che ci hanno battuto o portato via punti da casa nostra non sono superiori tecnicamente alla nostra squadra, ma forse avevano qualcosa in più mentalmente".

Cambierà qualcosa in merito all’assetto tattico contro il Pineto vista anche l’assenza d diversi giocatori?

"Il 3-5-2 ci ha portato una buona solidità, devo però anche guardare alle esigenze che ho in termini di giocatori. In questo momento nel reparto difensivo siamo abbastanza corti, quindi devo valutare bene. Abbiamo lavorato su diversi aspetti".

E’ forse il momento più difficile della sua carriera da allenatore, come lo sta vivendo?

"E’ la prima volta che sono in difficoltà, che non riesco a imporre quello che vorrei. E’ difficile, pensavo che il periodo nero sarebbe stato più corto, però ho nel dna famigliare il lavoro, battermi dentro tutti i giorni con la zucca dura, continuare a ripetere, sbagliare, rifare e ripartire da capo. Che è quello che stiamo cercando di fare".

Guardando la classifica, le gare con Pineto e Legnago sono fondamentali in questo momento?

"Non riesco a guardare la classifica perché mi fa troppo male, ma sono consapevole che le prossime sono due partite contro squadre che sulla carta non sono Ternana, Pescara o Entella, e potrebbero farci svoltare soprattutto sotto l’aspetto psicologico".

Beatrice Bergamini

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