La piazza marchigiana vive una fase delicata con molte analogie con quanto accaduto a Ferrara. Per entrambi la C è vista come un castigo. Ascoli retrocesso e contestato, come la Spal

Nonostante tutto però, nel debutto in Coppa Italia la squadra di Carrera è stata seguita da circa 3mila persone

Ascoli retrocesso e contestato, come la Spal

Emanuele Righi, ex ds spallino con Fusco, e attualmente in forza al Picchio

Negli ultimi otto anni Spal e Ascoli si sono incrociate otto volte, sempre in serie B. Sono state sempre gare all’insegna dell’equilibrio, coi biancazzurri che l’hanno spuntata in una sola circostanza.

A fine ottobre 2021 con una prodezza di Colombo, che regalò tre punti difficilmente pronosticabili alla squadra di Clotet allo stadio Del Duca. Curiosamente invece l’ultima vittoria conquistata a Ferrara contro il Picchio risale al campionato di Lega Pro 2014-15. Praticamente 10 anni fa allo stadio Mazza, quando un colpo di testa di Finotto mise ko l’Ascoli in una delle rare giornate di gloria della Spal di mister Brevi.

Di sicuro si tratta di due club con storia e tifoserie che poco hanno a che fare con la serie C, una categoria che non ha caso ha scelto questa sfida per inaugurare la stagione.

Non è un momento facile per i due club: da un lato la Spal è reduce da un campionato deludente e si appresta a partire con tre punti di penalizzazione, dall’altro l’Ascoli che dopo la retrocessione si ritrova con tante incognite e una tifoseria in aperta contestazione con la proprietà.

Il patron Pulcinelli è stato a un passo dalla cessione della società, ma in extremis una trattativa che sembrava in dirittura d’arrivo è saltata scatenando la rabbia degli ultras, che hanno annunciato l’intenzione di disertare lo stadio Del Duca per tutta la stagione.

Nonostante tutto, in occasione del debutto in Coppa Italia serie C contro il Gubbio la squadra di Carrera è stata seguita da circa 3mila persone, sintomo del desiderio dei tifosi di restare vicini al Picchio.

Il direttore sportivo è Emanuele Righi, braccio destro di Filippo Fusco a Ferrara la scorsa stagione prima di lasciare il club a metà stagione per intraprendere un’avventura non proprio fortunata alla Nocerina.

Con una situazione societaria alquanto precaria, l’Ascoli ha puntato su diversi giovani promettenti senza però rinunciare a piazzare un tris di colpi interessanti: bomber Corazza, l’attaccante esterno Marsura e il centrocampista Varone.

Come mister Dossena in casa Spal, anche Carrera si affida al 4-3-3 con l’obiettivo di riaccendere un pizzico di entusiasmo dopo una retrocessione che ha avuto effetti devastanti sotto ogni punto di vista. Scendere in serie C è un dramma sportivo che a Ferrara conosciamo bene: Spal e Ascoli si ritrovano in Lega Pro, sognando di andarsene prima possibile da questa categoria.

Stefano Manfredini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su