Un gol in Coppa Italia serie C sul campo dell’Atalanta Under 23 al debutto ufficiale in biancazzurro prima di Ferragosto, poi Ottar Magnus Karlsson ha iniziato un lungo digiuno che comincia a diventare preoccupante. Va detto che il centravanti islandese ha giocato regolarmente la prima giornata di campionato per poi incappare in un infortunio che lo ha costretto a restare ai box un mesetto. Da quando è rientrato – in occasione della gara contro il Carpi – però non è mai riuscito a lasciare un segno tangibile, risultando quasi invisibile nelle varie partite in cui è stato impiegato. Le attenuanti non mancano, dalla scarsità di rifornimenti a una condizione che inevitabilmente non può essere al top, ma in un sistema di gioco come quello che ha impostato mister Dossena la punta centrale è troppo importante per poter rimanere a secco a tempo indeterminato. Non c’è alcun caso Karlsson, perché il numero 9 continua a godere della fiducia dell’allenatore e della società, però dall’attaccante proveniente dal Venezia è lecito attendersi un contributo molto più significativo. È curioso comunque osservare il rendimento di Karlsson nell’ultima stagione, quando i 10 gol realizzati in campionato con la maglia della Vis Pesaro – uno dei quali contro la Spal – sono arrivati tutti nel giro di due mesi in pieno inverno, da metà dicembre a metà febbraio.
Non è certo la prima volta che un nuovo attaccante biancazzurro fatichi a sbloccarsi in campionato. Gli esempi si sprecano, quantomeno nella storia recente. Basti pensare a quanto accaduto la scorsa stagione con le punte arrivate a gennaio. Il più atteso era Petrovic (reduce da un ottimo girone di andata a Trento), che ha firmato i primi gol alla sesta presenza sul campo del Sestri Levante per poi chiudere complessivamente a quota tre la propria esperienza negativa in biancazzurro. Zilli ha lasciato un ricorso positivo, tanto che molti continuano a rimpiangerlo, ma non va dimenticato che il gigante friulano ha impiegato la bellezza di 12 partite (per intenderci, Karlsson in campionato è sceso in campo soltanto cinque volte) per sbloccarsi contro il Gubbio e poi arrivare a fine campionato a quattro gol. C’è anche chi a Ferrara non è riuscito a gonfiare la rete nemmeno una volta: è il caso di Tumminello e Raul Asencio (cinque e 13 presenze), gli innesti offensivi del mercato di riparazione della stagione di serie B 2020-21 che si sono rivelati oggetti misteriosi. Tornando con la memoria alla stagione 2016-17, quella della promozione in serie A, un certo Antenucci si sbloccò soltanto ai primi di ottobre per poi trascinare la squadra di Semplici nel resto del campionato. Il suo partner doveva essere Cerri, che invece timbrò il cartellino soltanto una volta a fine ottobre contro il Carpi per poi andarsene a gennaio. Non mancano poi i casi di chi ha iniziato il proprio percorso in biancazzurro in maniera esaltante per poi incepparsi in maniera inspiegabile. Il caso forse più clamoroso riguarda La Mantia, che cominciò il campionato di serie B segnando quattro gol nelle prime cinque giornate per poi diventare tra i giocatori simbolo della retrocessione.
Stefano Manfredini
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