La Spal centra il tris di vittorie e riguadagna relativa tranquillità in campo e in classifica, dando finalmente gioia ai suoi tifosi e rispondendo al contempo a chi adombrava che le prime due fossero arrivate solo per l’insipienza di Pineto e Legnago. E’ ben vero che i tre punti giungono anche con quel pizzico di fortuna a lungo inseguito invano, sotto forma di deviazione di Mastinu sul piazzato di Buchel. Ma non si può negare che contro una delle migliori squadre del girone i biancazzurri hanno disputato una delle partite più belle della loro stagione. Ci hanno provato quando hanno potuto, hanno saputo soffrire quando è stato il momento, e cioè soprattutto nella ripresa, hanno tenuto botta e non sono mai usciti dalla gara, sicuramente la più ordinata tatticamente in assoluto. La sorte bisogna anche andare a guadagnarsela, e con la Torres si è compensato lo sfregio dei due punti lasciati all’ultimo minuto alla Pianese. Per la seconda di fila la Spal non subisce gol, dopo che nelle prime 15 giornate era accaduto in una sola occasione e in 11 contro 10. E questa è una delle chiavi di volta del cambiamento di rotta. Nelle prime giornate la Spal andò sotto 0-2 con l’Ascoli e 0-3 con la Lucchese, e fece già molto a incassare un punto. Dopo Campobasso, dove subì 4 gol col 4-2-3-1, Dossena ha abbandonato le velleità offensive che sbilanciavano la squadra dandole maggiore equilibrio col 3-5-2, e da allora la Spal è cresciuta passo dopo passo, crollando solo nel finale di Terni con l’uomo in meno. Subito dopo la correzione, i risultati non hanno immediatamente sottolineato i progressi che si sono subito intravisti, ovviamente più chiari ora che la squadra vince. Di certo la Spal è stata più brillante nelle ultime uscite, anche in ragione della fiducia e del morale che i risultati danno. La Torres è forte ed era al completo o quasi, mentre la Spal aveva dodici giocatori contati che per la seconda gara di fila si sono dovuti stoicamente sobbarcare il peso di 90’. Il modo in cui i giocatori hanno ribattuto i tiri su cui non poteva intervenire Galeotti e ne hanno rintuzzati altri sul nascere racconta bene la determinazione messa in campo, così come la punizione decisiva guadagnata andando in pressing per rubar palla. Stare dentro la partita è fondamentale, e ora, finalmente, la Spal ci sta benissimo.
m. m.
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