Henderson: "Cento, possiamo stupire tutti": "Da avversario ricordo grandi battaglie qui"

L’americano della Sella si racconta: "Volevo tornare in Italia, mi piace il campionato e come si vive nel vostro Paese. Adoro competere"

Henderson: "Cento, possiamo stupire tutti": "Da avversario ricordo grandi battaglie qui"

Terry Henderson non vede l’ora di fare sul serio

"Che bello essere di nuovo qui". Eccitato per il suo ritorno in Italia ed impaziente di scendere in campo con Cento. L’energia e l’entusiasmo di Terry Henderson, l’esterno del North Carolina che assieme all’ala forte Davis formerà la coppia Usa della Benedetto per la stagione 24/25, è quasi contagiosa. E dire che il mondo lo ha girato anche parecchio: Nuova Zelanda, Polonia, Canada, oltre a diverse esperienze in giro per l’America, ma il nostro paese a Henderson è rimasto davvero nel cuore. Lo ha assaggiato in due periodi, prima con una mezza stagione giocata a Verona (18/19), a 13 punti di media fino a gennaio, poi a Latina, un paio di anni più tardi e con numeri al rialzo: 18 punti, conditi da 5 rimbalzi e quasi 3 assist a partita. Medie simili a quelle accumulate di recente in Nuova Zelanda.

"Essere di nuovo qui mi riporta alla mente una marea di ricordi e di bei momenti della mia carriera. Giocare a basket in Italia è una delle esperienze migliori che si possano fare da giocatore: questo è il paese perfetto non solo per giocare, ma anche per vivere".

Ha giocato quasi ovunque, che differenze ha notato maggiormente rispetto alle sue stagioni a Verona e Latina?

"Intanto ci tengo a dire che sono stato benissimo in tutte e due le città e con le rispettive società: è anche grazie al lavoro fatto con entrambe se sono riuscito a costruirmi tanti successi a livello individuale. Sul resto, posso dire che la Serie A2 è e resta una delle migliori seconde divisioni del mondo, se non la migliore. La differenza più grossa è che qui gli stranieri consentiti sono soltanto due e ciò rende il campionato più competitivo".

Che giocatore è Henderson?

"Principalmente sono un tiratore: cercare il canestro con ritmo è e resterà una mia vocazione. Poi col tempo ho affinato anche il modo di difendere e di cercare di essere una risorsa per i miei compagni. Amo questo gioco con tutto me stesso e adoro competere".

Cosa si aspetta da questa nuova avventura a Cento?

"Da avversario contro la Benedetto sono state sempre delle belle battaglie, ora sono un biancorosso e mi sento molto carico: non vedo l’ora di scendere in campo. Sono sicuro che potremo sorprendere tanti quest’anno, specialmente coloro che ci hanno già etichettato come potenziale squadra per la retrocessione".

Com’è il rapporto con Davis?

"Siamo subito entrati in grande sintonia, fin dal primo giorno. È un ragazzo fantastico, dentro e fuori dal campo, sono certo che si adatterà rapidamente all’A2".

Giovanni Poggi

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