REDAZIONE FERRARA

Ferrara sa anche soffrire: successo a Padova. Brivido in volata, si fa male il play Ballabio

Basket serie B: Santiago è il solito top scorer, ma questa volta c’è da patire e nel finale l’ex Kleb Casella fallisce il tiro della vittoria

Per il play Ballabio sospetto stiramento alla coscia (Foto Bp)

Per il play Ballabio sospetto stiramento alla coscia (Foto Bp)

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adamant ferrara

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VIRTUS : Fasolo, Cavana, Marchet 11, Biancotto 7, Padovani, Camara 2, Borsetto, Greve 7, Casella 8, Lusvarghi 19, Bianconi 8, Guevarra. All. De Nicolao.

ADAMANT FERRARA: Dioli, Sackey 6, Drigo 2, Santiago 22, Tio 6, Yarbanga 4, Solaroli 8, Turini 7, Ballabio 8, Braga, Cazzanti, Marchini. All. Benedetto.

Parziali: 10-21; 34-40; 49-54.

Ferrara soffre tantissimo, perde Ballabio per infortunio ma alla fine sbanca il campo della Virtus Padova, con un finale al cardiopalma in cui non segna nessuno. Santiago sbaglia i liberi della vittoria, i patavini non ne approfittano, e il popolo biancazzurro può festeggiare la terza vittoria di fila. L’Adamant parte a razzo nel segno di Santiago e Sackey, i trascinatori della gara con Valsugana, e dopo cinque minuti e mezzo è già avanti 15-6, grazie soprattutto alla solita difesa ai limiti della perfezione che concede poco e niente all’attacco di Padova, che sbaglia anche alcuni tiri aperti. Il lungo ex Bergamo domina nel pitturato, e Ferrara ha già doppiato gli avversari alla prima sirena (10-21), nonostante i tentativi dei padroni di casa di restare a contatto. Lusvarghi e Camara riportano la Virtus sotto la doppia cifra di svantaggio al minuto 15, anche perché l’Adamant si inceppa in attacco e non segna per diversi minuti. Anche in difesa Ferrara concede di più rispetto al primo quarto, e Padova ne approfitta riportandosi fino al -3, prima della ‘bomba’ di Turini a togliere le castagne del fuoco. L’Adamant riprende coraggio e l’appoggio in contropiede di Tio regala il nuovo +10, ma i patavini non ci stanno e hanno il merito di restare a contatto: al 22’ è 37-42, Ballabio si fa male (sospetto stiramento alla coscia) e la gara rimane in equilibrio. Padova rimane in scia grazie alla tripla del folletto norvegese Greve, e l’Adamant non è precisa in attacco soprattutto con Drigo, non alla sua miglior partita. C’è però Santiago, un’iradiddio, e Ferrara – nonostante sia un po’ in debito di ossigeno – tiene il vantaggio e trova il +6 al 36’. Non segna nessuno per diversi possessi, tensione e stanchezza si fanno sentire, e la Virtus torna sul -2 a due minuti dalla fine: il finale è al cardiopalma, Santiago sbaglia i due liberi della vittoria, Padova ha il tiro del sorpasso con Casella, che viene sputato dal ferro. Ferrara può festeggiare il terzo successo di fila.

Jacopo Cavallini

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