Il primo weekend senza basket per i tifosi ferraresi ha visto esordire con le nuove squadre gli ex giocatori del Kleb, ormai quasi tutti accasatisi ad eccezione di Smith (richiesto in Serie A ma anche in Spagna) e di Bellan (deciso probabilmente a fermarsi per curare una caviglia malconcia). Il primo a scendere in campo in ordine di tempo, sabato pomeriggio, è stato l’ex capitano Luca Campani, che nella sconfitta della sua Stella Azzurra 71-85 contro Cantù è rimasto in campo 17 minuti, non prendendosi nemmeno un tiro e commettendo quattro falli per un totale di -1 di valutazione. In un contesto totalmente diverso rispetto a quello della Tassi Group, il centro reggiano ha incontrato parecchi ostacoli ma avrà tempo per trovare fiducia e serenità sotto gli occhi attenti dell’ex digì biancazzurro Franco Del Moro. Poche ore più tardi è andata in scena la sfida più surreale, quella tra la Juvi Cremona di Alessandro Amici e Tommy Pianegonda e la Benacquista Latina di Andy Cleaves, fino a poche ore prima compagni di squadra e ritrovatisi invece avversari al Pala Radi.
Alla fine hanno avuto la meglio i laziali (69-70) e il folletto a stelle e strisce è subito risultato decisivo con 20 punti, il 63% da due, il 40% da tre e l’80% ai liberi. Più difficoltà ha trovato Amici, che in 24’ sul parquet ha segnato 3 punti tutti dalla lunetta, tirando con un misero 05 dal campo. Discreta invece la prova di Pianegonda, a referto con 5 punti in 10’ e il 100% dalla lunga distanza. Nella giornata di domenica è sceso in campo il solo Tassone, che con la sua Kienergia Rieti ha messo paura alla ben più quotata Torino, poi capace di vincere grazie al gioco da quattro punti dell’ex Top Secret Mayfield (89-85). Per l’esterno tre "bombe" a bersaglio su cinque tentativi e 9 punti in 19 minuti di utilizzo. Nella netta sconfitta di San Severo in casa con Cento (60-77) non è andato nemmeno a referto Mihajlo Jerkovic, che quasi certamente inizierà la sua avventura coi pugliesi nella gara del 19 marzo contro Cividale. Per gli appassionati ferraresi, invece, ancora tanti "magoni" da buttare giù da qui alla fine del campionato.
Jacopo Cavallini