"Cento, sfida che volevo». "Uniti possiamo salvarci»

Coach Di Paolantonio si presenta: "Sensazioni positive, ora aspettiamo Mussini"

"Uniti possiamo salvarci"

"Uniti possiamo salvarci"

A Cento si apre una nuova era. E’ Emanuele Di Paolantonio (nella foto) l’erede sulla panchina biancorossa di Matteo Mecacci, nelle ultime cinque stagioni la guida tecnica della Benedetto. Teramano, classe ’81, approda all’ombra del Guercino dopo una bella stagione a Imola sponda Andrea Costa, lì dove già aveva lasciato un pezzo di cuore quattro anni fa, prima di trasferirsi a Mantova e a Brescia, dove per due annate consecutive è stato assistente di Alessandro Magro. Una sfida con la S maiuscola ma anche un’opportunità da prendere al volo, con la voglia di rimettersi in gioco.

Di Paolantonio, perché Cento?

"Volevo fortemente tornare in Serie A e la Benedetto è ormai una società consolidata e affermata in questo panorama. Il club è ben organizzato e ha una grande struttura alle spalle, la chiave per ottenere in questi ultimi anni eccellenti risultati. Voglio ringraziare tutta la dirigenza per aver creduto in me: cercherò di ripagare la fiducia, sono contento e super motivato".

L’Eurocup, la Coppa Italia vinta come assistente a Brescia, poi Imola, e prima tante altre esperienze: a poco più di 40 anni ha già girato tantissimo, si può definire questa la tappa giusta nel momento giusto?

"Me lo auguro, ma credo proprio di sì. Ho avuto la fortuna di allenare in tanti posti diversi a più livelli, tra Serie A e B, in piazze importanti e di tradizione, ho vissuto annate complesse e non, e tutte queste mi hanno permesso di migliorare come persona e come allenatore, al di là dei trofei o degli obbiettivi raggiunti. Il background che mi sono creato in questi anni cercherò di portarlo ogni giorno in palestra".

Prime impressioni?

"Molto positive. L’altra sera per la prima volta ho potuto conoscere dal vivo città e tifosi, che ringrazio per la bella accoglienza che mi hanno riservato. Li invito a essere tutti uniti verso l’obbiettivo: soltanto se saremo sulla stessa pagina riusciremo a toglierci delle soddisfazioni".

E qual è l’obbiettivo?

"In primis mantenere la categoria, dopo anni si torna all’A2 unica e sarà durissima, con almeno una decina di squadre che vorranno vincere il campionato. Sono comunque sicuro che con il contributo di ognuno di noi, giocatori, società e tifosi, è un traguardo che potremo raggiungere".

A che punto è la costruzione del roster?

"Ci stiamo lavorando giorno e notte, molto comunque dipenderà dalla posizione di Mussini, che ci piacerebbe restasse con noi anche nella stagione che verrà: è uno dei tre migliori italiani della categoria e averlo in squadra anche il prossimo anno sarebbe un plus per Cento e anche per me come allenatore. Starà in lui decidere, ma credo che nelle prossime ore riusciremo ad avere una risposta".

E sugli americani?

"Ad oggi l’idea è quella di firmare un esterno e un lungo, che potrebbe essere anche un "4", ma il mercato stranieri è talmente vasto che ora non mi preoccupa: la priorità resta completare il pacchetto italiani".

Giovanni Poggi

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