Banzi, presidente Uisp "Il caro energia mette in ginocchio i gestori"

"Il caro energia sta mettendo in ginocchio i gestori d’impianti sportivi". A dirlo è Eleonora Banzi, eletta presidente della Uisp Ferrara il 9 gennaio dello scorso anno.

È stata eletta in piena crisi pandemica, quali le prime difficoltà organizzative di Uisp?

"Le difficoltà sono state tantissime, in primis perchè tutta la struttura interna Uisp ha in parte usufruito della cassa integrazione, ma ha continuato per quanto possibile ad essere un interlocutore e un supporto per le società affiliate. Abbiamo cercato di metterci in rete con altre realtà sul territorio e abbiamo cercato di dare voce alle innumerevoli problematiche del mondo sportivo. Sempre nell’ottica di perseguire la nostra mission di promozione sportiva, cercando si stare vicini anche ai nostri soci nel promuovere forme di movimento nell’ottica di disincentivare la sedentarietà e promovuore l’attività fisica".

Nel panorama sportivo ferrarese, dove sono emerse le maggiori criticità?

"Tutto il mondo sportivo è stato travolta da questa pandemia, ne hanno risentito maggiormente le attività sportive al chiuso, palestre e piscine. Sicuramente sono state in parte favorite le attività che si svolgono normalmente all’aperto, ma purtroppo il distanziamento sociale ha avuto conseguenze pesantissime. Oggi alla pandemia si è aggiunto il problema del caro energia, che non ci sembra un problema transitorio e che sta mettendo in ginocchio i gestori d’impianti".

Quanto è importante lo sport di base anche in questo periodo?

"Ovviamente la Uisp si rivolge a tutti, fa "sport per tutti", il che significa anche sport di livello agonistico. Ma purtroppo spesso in questa pandemia le decisioni di governo e federazioni non hanno tenuto conto dello sport di base. Ricordiamoci che non ci sarebbe sport di livello senzo lo sport di base".

Quale messaggio vuole lanciare per lo sport ferrarese?

"Abbiamo creduto di vedere una ripartenza ma la situazione è ancora precaria. In questo momento stiamo vivendo un lockdown de facto: nonostante non ci venga imposta una chiusura, molte persone, pur avendo un’infinita voglia di tornare alla normalità, hanno paura della socialità e quindi anche di tornare a fare attività sportiva. Noi crediamo nella socialità: le persone devono poter tornare fuori facendo sport in sicurezza".

Mario Tosatti