petrarca padova
75
adamant ferrara
66
PADOVA: Zampieri, Mwambila 5, Manganotti, Birra 15, Coppo 19, Bevilacqua 24, Ragagnin 7, Pauro 1, D’Argento, Elardo 2, Pavan 2, Pendin. All. Cilio.
FERRARA: Salvini ne, Dioli ne, Sackey 6, Drigo 12, Santiago 8, Tio 2, Yarbanga 15, Solaroli 6, Turini 2, Chessari, Ballabio ne, Marchini 15. All. Benedetto. Parziali: 21-22; 44-35; 59-48.
L’Adamant paga venticinque minuti bruttissimi e a Padova incappa nella seconda sconfitta stagionale contro un’indomita Petrarca, che per due quarti e mezzo ha fatto capire poco e niente agli uomini di Benedetto. Non è bastata la rimonta degli ultimi dieci minuti, con Ferrara capace di tornare anche sul -3, per una sconfitta inaspettata e che fa male, considerato che gli avversari erano fermi a due punti in classifica.
Ferrara perde così l’occasione di agganciare la vetta, e non sfrutta il contemporaneo ko di Pordenone. E’ la fiera delle triple in avvio di partita, entrambe le squadre tirano con percentuali altissime dall’arco complici anche due difese alquanto rivedibili: Marchini e Santiago rispondono a Coppo e Bevilacqua, e al 5’ è 14-13 per l’Adamant. Ferrara fatica a contenere l’attacco patavino, ma Santiago è ispirato e mette in ritmo i compagni: al 10’ è +1 per i biancazzurri ma le rotazioni difensive sono da rivedere soprattutto sul perimetro, dove l’Adamant concede troppi tiri aperti.
Chessari mette in ritmo Yarbanga per l’appoggio facile del +2, ma Ferrara non ingrana e Padova agguanta pure qualche rimbalzo di troppo in area: al 17’ è 34-30, ed è lecito aspettarsi di più dai biancazzurri, davvero troppo distratti in difesa. Bevilacqua segna da qualunque posizione, Padova tocca il massimo vantaggio sul +9 e all’intervallo l’inerzia è tutta dalla parte dei padroni di casa.
L’Adamant non trova il bandolo della matassa, il Petrarca mette in campo un’intensità maggiore e al 23’ è addirittura 51-37, coi biancazzurri in balìa delle sfuriate degli avversari, quasi sempre liberi dall’arco dei tre punti: Ferrara è intontita, non trova sbocchi in attacco e a metà terzo quarto il divario si allarga (57-38). Sospinti da Yarbanga, che perlomeno ci mette un po’ di energia, gli uomini di Benedetto accennano una reazione sul finire del terzo parziale, e si va al 30’ con undici punti da recuperare. L’Adamant, che è stata trascinata dal suo veramente encomiabile pubblico, si sveglia soltanto nell’ultima frazione di gioco: Chessari dirige in regia e l’attacco trova maggiore fluidità, al 36’ è -5 e la tripla di Marchini regala il -3 al 38’, ma Birra la chiude sfruttando una palla persa di Santiago.
Jacopo Cavallini
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