Ferrara, 30 settembre 2024 – “Zero ideologia, poche chiacchiere e tanto pragmatismo”. I primi ingredienti della ricetta amministrativa di Daniele Garuti, neoeletto presidente della Provincia in quota centrodestra, benché profilo dalla caratura civica, fanno presagire un mandato molto operativo.
Presidente Garuti, sapeva già che sarebbe andata così.
“Sì, è vero non c’è stata competizione. Ma è una svolta storica anche in Provincia”.
Come ha vissuto la giornata di oggi (ieri, ndr)?
“Fisicamente a Poggio ma con il pensiero a Ferrara. Diciamo tra un castello e l’altro. Ho fatto la guida turistica”.
Cioè?
“San Michele è il patrono del Paese in cui sono sindaco. Oggi non c’era sufficiente personale deputato a portare i turisti a spasso per il Castello di Poggio, allora ho fatto da Cicerone io. Non mi andava di far aspettare troppo le persone in coda. Sono operativo”.
Torniamo alle elezioni. La sua candidatura ha raccolto subito un’adesione unanime.
“Francamente è stata una fiducia tanto inaspettata quanto apprezzata. I colleghi amministratori mi hanno appoggiato e va a loro il mio ringraziamento”.
Da domani (oggi, ndr) al lavoro sui dossier più caldi. Quali le priorità?
“Prima di tutto occorre impostare un buon rapporto con gli uffici della Provincia e con l’area dirigenziale. Assieme a loro, inizieremo a ragionare dei dossier su cui intervenire”.
Le priorità, dicevamo.
“Difficile stabilire un ordine di priorità . Ci sono temi che devono necessariamente viaggiare in parallelo. Senz’altro la chiusura del Castello per i lavori di restauro è il primo grande nodo da sciogliere. Poi le infrastrutture, sulle quali occorre un ragionamento di ampio spettro che coinvolga tutti gli attori della filiera. Di qui la mia volontà di dare nuovo slancio al Patto per il Lavoro e per il Clima con tutti i soggetti firmatari. Senza dimenticare la gestione degli istituti scolastici. Tengo però a sottolineare che non parto da zero”.
Cosa intende dire?
“Ho un ottimo rapporto con il mio predecessore Gianni Michele Padovani, con il quale avrò senz’altro confronti proficui”.
Quando parlava di pragmatismo, intendeva questo?
“Quando si fa l’amministratore ci si rende conto che non esistono problemi di destra o di sinistra, ma esistono i problemi e basta. E vanno risolti. Questo è sempre stato e continuerà a essere il mio approccio”.
Questo allineamento con la città capoluogo come lo vede?
“è sicuramente positivo, in particolare per i ragionamenti di area vasta. Con Alan ho un ottimo rapporto”.