NICOLA BIANCHI
Politica

Lodi condannato: “Io, perseguitato ma tornerò più forte. E nel 2029 corro da sindaco”

Ferrara, l’assessore con 10 deleghe: “Colpito perché il più forte, ma il Pd mi rafforza. Sarò il Naomo visto nel 2014”. Il terremoto giudiziario lo ha appena travolto: 2 anni e 10 mesi per induzione indebita e 18 mesi di sospensione dall’incarico

Nicola Lodi assieme all’avvocato Carlo Bergamasco, ieri fuori dal tribunale

Nicola Lodi è stato vicesindaco nella prima legislatura Fabbri, oggi è assessore con dieci deleghe (foto Bp)

Ferrara, 18 dicembre 2024 – “Mi difenderò in ogni grado di giudizio, devo salvaguardare la mia persona, Ferrara e i ferraresi”. Dal suo ufficio, inaugurato appena qualche mese fa, si vede il cuore del centro storico, dal Duomo alla lunga lingua del Listone. Nicola Lodi, l’assessore dalle dieci deleghe, affonda in una delle poltroncine grigie, come è la giornata nebbiosa che avvolge la città. Il terremoto giudiziario lo ha appena travolto: 2 anni e 10 mesi per induzione indebita e 18 mesi di sospensione dall’incarico per la legge Severino.

Lodi, e adesso?

“Il provvedimento dovrà fare il suo corso, dal tribunale alla prefettura e poi al Comune. In quel momento scatterà la sospensione. Fino ad allora sarò assessore. Ricordo comunque che sarò sospeso, non decaduto. E agli amici del Pd dico che anche dopo continuerete a vedermi lavorare sodo tra i corridoi di Palazzo municipale”.

Si aspettava la condanna?

“Sì. Avevo fatto un sogno premonitore e poi era nell’aria. Ma la ritengo una clamorosa forzatura: con l’avvocato Carlo Bergamasco, che ringrazio, abbiamo dimostrato che non c’era nulla. Una sentenza ingiusta, pesante che va contro la città, la volontà politica e popolare che appena sei mesi fa ci ha rieletti confermando l’ottimo operato del mio lavoro. Appelleremo. E poi, scusi...”.

Prego.

“Manco uno spacciatore con soldi e chili di droga viene condannato a 2 anni e 10 mesi. Hanno colpito chi ha scardinato la città dopo anni di comunismo, la persona più forte. In questi anni ho subito 9 processi, quasi 50 udienze: praticamente sempre assolto o archiviato. Questa era l’ultima occasione per chi mi ha sempre accusato”.

A chi si riferisce?

“Vedere esponenti del Pd che oggi festeggiano sui social o sotto lo Scalone, fa grande tristezza. Poi mi chiedo: ma questi 9 processi contro Lodi, in termini di soldi e tempo, quanto sono costati alla magistratura? Più tempo trascorso a fare le pulci a Lodi che quello riservato ai delinquenti. Normale? Senza poi parlare della legge Severino”.

Per l’immediata sospensione?

“Esatto. Puoi fare decadere un buon amministratore al primo grado di giudizio? Devi dare adito alle persone di difendersi, l’eventuale sospensione andava data al termine del terzo grado. Spiegatemi, dove sta la presunzione di innocenza?”.

Torniamo all’inizio dei suoi guai, cosa avvenne con Cidas?

“Ritengo di aver esposto a Bertarelli, che non conoscevo, una situazione vergognosa di un suo collaboratore (Daniel Servelli) che continuava a inveirmi contro e che poi è stato condannato. Avrò sbagliato i modi? Le dico che mai avrei pensato di condizionare qualcuno e lo stesso Bertarelli viene a dire in aula che il sottoscritto non ha indotto nessuno a fare chissà cosa”.

Per pm e tribunale però non sarebbe andata così, c’è pure la carta intestata...

“Perché l’obiettivo sono sempre io e lo sarò anche nei prossimi mesi. Si perseguita chi ha fatto solo il bene di Ferrara. Un accanimento della sinistra a 360°: io, la mia famiglia, le mie case, le persone che mi stanno attorno. Non mi paragono certo a Berlusconi, ma ci andiamo molto vicino. Si sappia bene comunque che non è finita qui”.

Una minaccia?

“No, voglio dire che da questa sentenza ne uscirò rafforzato. Si tratta di un pit-stop, mi riposerò e andrò in ferie per poi ripartire più forte. Tornerò il Naomo del 2014, quello che è riuscito a scardinare un sistema”.

Nicola Lodi è stato vicesindaco nella prima legislatura Fabbri, oggi è assessore con dieci deleghe (foto Bp)
Nicola Lodi è stato vicesindaco nella prima legislatura Fabbri, oggi è assessore con dieci deleghe (foto Bp)

Sta dicendo che rivedremo il Naomo visto sulla ruspa nei campi nomadi, sullo slittino trascinato per la città per denunciare la mancanza del sale sulle strade piene di neve, che rincorreva i clandestini al Gad e che mostrava la situazione vergognosa del Palaspecchi gettando vecchi materassi dalle finestre?

“La linea Lodi continuerà, dai parchi chiusi al Palio, fino alla battaglia per mandare via da Ferrara chi delinque. E non scordatevi della mafia nigeriana. Sono passato da vicesindaco ad assessore con 10 deleghe e questa sospensione ora non mi ferma di certo. Qualcuno non ha ancora capito che più mi attacchi, più mi rafforzo. Ma parliamo di persone politicamente molto ingenue”.

Intanto è già iniziato il toto assessore, avrà già orecchiato qualcosa immagino.

“Una Giunta non è obbligata ad averne 9 di assessori. Il primo a chiamarmi oggi è stato il sindaco Fabbri, poi gli altri colleghi. Si valuterà come spartire le mie deleghe ma la cosa certa è che andremo avanti e rispetteremo ogni impegno preso con la città. Siamo una squadra”.

Ma lei per un po’ dovrà restarne fuori.

“Posso fare altre attività, ovviamente nel rispetto della legge e le valuteremo insieme. Ripeto, mi vedrete ancora nei corridoi del Comune. O da dentro o da fuori, la mia attività politica la farò, ho già parlato con i vertici della Lega a Roma, sono con me”.

Qualche suo detrattore sostiene che ora Lodi è pronto ad aprire la valigia dei segreti scomodi. Vero?

“Non voglio assomigliare al Pd, non uso mezzucci per colpire l’avversario, confidenze o chat private. Si va avanti alla luce del sole”.

Non teme lo sgambetto di qualcuno che possa ambire alle sue deleghe?

“La decisione spetta al sindaco, persona capace, amica e leale. Chi spera di rallentare la macchina amministrativa, otterrà l’effetto contrario”.

E quel dualismo con Balboni?

“Sia chiaro: io e Alessandro siamo all’opposto, lui moderato, io irruento. Ma remiamo dalla stessa parte, ci rispettiamo e stimiamo, mai un litigio”.

Diceva: certi attacchi mi rafforzano. A che sta pensando?

“Credo che continuando ad accusarmi di qualsiasi cosa, il Pd mi voglia portare a fare il candidato sindaco della Lega per le prossime elezioni. Ok, ci sto”.

Dice sul serio?

“Mai stato più serio. Serve un uomo forte per il centrodestra? Eccomi”.

Scusi, oggi è sospeso e pensa già al 2029?

“Oggi è un terremoto, ma c’è stato di peggio. Presto vedrete cambiamenti anche nella mia pagina Facebook: ’Nicola Lodi, road to 2029’. Così capirete che non scherzo più”.