FEDERICO DI BISCEGLIE
Economia

Tollok, 77 licenziamenti. L’appello del vescovo: “I vertici aziendali rivedano le loro scelte”

La produzione delocalizzata in India, il benservito con una mail. Monsignor Perego: “La nostra vicinanza e solidarietà ai dipendenti”. L’assessore regionale Calvano al presidio, Rifondazione: “Tradimento”

Il presidio organizzato dalla tre sigle sindacali del comparto metalmeccanico

Paolo Calvano e il presidio

Ferrara, 9 ottobre 2024 – La solidarietà della politica non si fa attendere. I settantasette licenziamenti alla Tollok hanno scosso un po’ tutti: sia per la portata dell’operazione – a seguito della decisione, da parte dell’azienda, di delocalizzare la produzione in Oriente – sia per le modalità. I lavoratori sono infatti stati licenziati tramite email al mattino.

A occuparsi della questione, anche l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Gian Carlo Perego. Nell’esprimere vicinanza e solidarietà agli addetti dell’azienda, Perego si rifà alla Dottrina Sociale della Chiesa in particolare al passo che “ci ricorda che la capacità progettuale di una società orientata verso il bene comune e proiettata verso il futuro si misura anche e soprattutto sulla base delle prospettive di lavoro che essa è in grado di offrire”. Per questo, l’auspicio che formula è che “i vertici aziendali rivedano le loro scelte, conservando la produzione nel nostro territorio e tutti i posti di lavoro, attraverso un dialogo collaborativo e risolutivo con le istituzioni e i sindacati”. “Il lavoro – chiude l’arcivescovo – è un diritto fondamentale e un bene per l’uomo che ne esprime e ne accresce la dignità, mentre la disoccupazione resta una vera calamità sociale per le famiglie coinvolte e per l’intero nostro territorio”. L’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, ieri mattina era davanti allo stabilimento di Masti Torello per esprimere solidarietà ai lavoratori. Attraverso i suoi canali social istituzionali si mostra al presidio organizzato dalla tre sigle sindacali del comparto metalmeccanico.

L’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, davanti allo stabilimento di Masti Torello
L’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, davanti allo stabilimento di Masti Torello

Dalla capogruppo dem in Regione, Marcella Zappatarra, arriva la solidarietà attraverso una nota. Anche Rifondazione Comunista prende posizione. “Non accetteremo licenziamenti né alcuna riduzione dei livelli occupazionali e saremo al fianco dei lavoratori in questa vertenza – commenta la segretaria Stefania Soriani –. Siamo di fronte all’ennesimo caso di chiusura a tradimento e ci chiediamo cosa aspettano le istituzioni a correggere norme che consentono di chiudere una fabbrica dalla sera alla mattina via pec”. Solidarietà arriva anche dal segretario di Azione, Danny Farinelli. “Azione F è vicina ai lavoratori della Regal Rexnord di Masi Torello – così Farinelli – che stanno perdendo il posto di lavoro. Riteniamo necessario che si apra un confronto presso gli enti competenti per salvaguardare lo stabilimento produttivo e le persone che ci lavorano. Quello che sta accadendo a Masi Torello è, però, solo un segnale di ciò che si sta verificando a livello nazionale. Siamo agli albori di una contrazione economica molto rilevante, che il governo non sta affrontando adeguatamente”. A dimostrarlo, secondo lui, sono le “note e la presentazione del piano strutturale di bilancio, in cui si richiede che tutti i soggetti economici italiani partecipino ai sacrifici per ridurre il debito pubblico”. Tuttavia, puntualizza Farinelli, “si specifica che le famiglie non saranno coinvolte in questi tagli, il che lascia intendere che saranno le imprese a farsi carico delle difficoltà. Ma sono proprio le imprese a creare valore aggiunto e a promuovere la crescita”. “Quello che il governo sta facendo, di fatto – chiude – è ostacolare lo sviluppo del Paese nei prossimi anni. Sulla ZLS Ravenna-Ferrara, infatti, assistiamo da mesi a proclami ed annunci, che, ad oggi, rimangono solo promesse che non generano crescita”.