GIACOMO LIPPI
Economia

Tecopress, l’azienda ferrarese al gruppo Sira Industrie: sarà assorbita dalla SirTec

Il contratto d’affitto entrerà in vigore a partire dal 29 luglio e avrà un impegno vincolante all’acquisto valido entro un anno. Il passaggio alla NewCo guidata dal gruppo bolognese della famiglia Gruppioni

La Tecopress passerà dal gruppo Sira Industrie a partire dal 29 luglio

La Tecopress passerà dal gruppo Sira Industrie a partire dal 29 luglio

Ferrara, 10 luglio 2024 – Il processo di salvataggio e rilancio dell’azienda Tecopress di Dosso di Sant’Agostino (Fe) si tinge di un nuovo, importante capitolo.

A parte dal 29 luglio entra in vigore un contratto d’affitto stipulato insieme a SirTec, la NewCo guidata dal gruppo bolognese Sira Industrie della famiglia Gruppioni, che stabilisce un contratto di affitto d’azienda con un impegno vincolante all’acquisto valido entro un anno. 

Questo implica che la Tecopress entrerà a fare parte della SirTec, pronta ad assumere già da subito una cinquantina di lavoratori e ad avviare per quelli già presenti gli ammortizzatori sociali necessari. 

SirTec e Tecopress

La SirTec appartiene al gruppo Sira Industrie, la holding operativa della famiglia Gruppioni con sede nel Bolognese. Attivo nel settore della pressofusione di alluminio, dell’automotive, del riscaldamento domestico e dei bus, minibus e veicoli speciali, il gruppo registra un fatturato di 160 milioni di euro, impiega 700 persone ed è presente con unità produttive in 3 continenti.

Sira Industrie ha assorbito la Tecopress, il cui periodo di crisi è iniziato nel gennaio 2024 con la repentina decisione di assumere una settantina di dipendenti. Il mese dopo, tuttavia, la proprietà dell’azienda aveva ritirato i licenziamenti e avviato le procedure per attivare gli ammortizzatori sociali, a seguito di un accordo di cassa integrazione stipulato in Regione che aveva come scopo quello di trovare soluzioni per salvaguardare il sito produttivo e la continuità occupazionale.

La Tecopress, dopo il sisma 2012, aveva ricevuto dalla Regione contributi per potere restare un presidio sul territorio e continuare la propria attività. 

L’accordo 

La situazione è stata sbloccata grazie anche alla Tecopress stessa, che ha presentato un piano di composizione negoziata presso la Camera di Commercio di Ferrara con la presenza del dottor Giovanni D’Iapico in quanto esperto della procedura. 

Il tutto è stato reso noto a Bologna mercoledì 10 luglio nel tavolo di salvaguardia convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Lavoro, Vincenzo Colla. All’incontro hanno partecipato anche Roberto Lodi, sindaco del comune di Terre di Reno, Federico Dondi, presidente di Tecopress, Valerio Gruppioni, presidente di Sira Industrie, i rappresentanti di Confindustria Emilia Centro e delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

“La Regione sostiene questa operazione” 

“Si è formalizzato un percorso che resta ancora delicato, ma che dà concrete speranze alla continuità produttiva del sito e alla salvaguardia dell’occupazione: ovvero quelli che erano i nostri obiettivi fin da subito – ha dichiarato l’assessore Vincenzo Colla –. Per questo la regione Emilia-Romagna sostiene questa operazione: si tratta di una soluzione industriale vera con una operazione di filiera di qualità. Per questo siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione, dalle politiche attive per il lavoro alla formazione professionale”. 

“È doveroso ringraziare la famiglia Dondi di Tecopress, ma soprattutto Sira Industrie e Gruppioni che ha accettato la sfida nonostante la complessità dell’operazione. Un ringraziamento anche alla disponibilità delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che hanno compreso lo sforzo e sono pronte a fare la loro parte per raggiungere l’obiettivo: è la conferma che lavorando insieme si possono risolvere anche le vertenze più complicate” ha proseguito Colla, che poi conclude così: “Così si avvia un percorso serio, non privo di ostacoli, che dovrà portare ad aprire una nuova pagina per una azienda dalla storia importante, consentendo di salvare l’attività produttiva e l’occupazione rimanendo sul territorio. Un insediamento in un’area, quella della provincia ferrarese, di grande debolezza dove non ci possiamo permettere di perdere né imprese, né posti di lavoro”.