Copparo (Ferrara), 31 ottobre 2024 – Un corteo che si snoderà, nel corso della mattinata, per le vie di Copparo per confluire verso la piazza dove sarà allestito un palco per gli interventi. Emergono i primi dettagli per la manifestazione che si terrà l’11 novembre a difesa dei posti di lavoro della Berco.
Marito e moglie, giovani al primo impiego, lavoratori con anni di anzianità. Qui, mazzata tra i reparti, sono arrivate nei giorni scorsi 480 lettere di licenziamento. Un corteo in un luogo simbolo. A Copparo si trova l’azienda che ha subito tagli pesantissimi.
La manifestazione, che si svolgerà in concomitanza con lo sciopero di tutto il settore metalmeccanico, sarà anche un segnale per l’intera provincia che scende in strada per porre un freno ad una crisi economica e sociale.
Tagli che uniscono, drammaticamente due province, la nostra e quella di Rovigo dove lavorano molti dipendenti della Berco. Un segnale di compattezza e unità, senza casacche e bandiere, è arrivato dall’incontro che si è svolto l’altra sera a Polesella, paese in provincia di Rovigo dove vivono molte famiglie che grazie alla Berco hanno un futuro.
“E’ stato un momento di confronto, per ritrovarci, per misurare l’unità della politica e di due territori su questa drammatica questione – dice il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni –. Decisivo sarà adesso l’incontro a Roma, al quale sarà presente l’azienda e il governo con il ministro delle Imprese Adolfo Urso. Contiamo per quella data, il 5 novembre, di avere segnali positivi dai vertici Berco, finora non è emerso purtroppo nulla di nuovo”.
In queste ore si attende infatti una decisione da parte dell’impresa, la richiesta era quella di ritirare i licenziamenti, manifestazione della volontà di aprire uno spiraglio nella trattativa.
Il primo cittadino di Copparo anche ieri mattina era al presidio che è stato allestito davanti all’ingresso della fabbrica. “Quando si parla di licenziamenti dobbiamo ricordare che si parla di lavoratori, famiglie, indotto per tanti comuni. Sono quasi 500 i dipendenti dello stabilimento Berco di Copparo che vedono lo spettro della disoccupazione, tantissimi di loro vivono in Polesine. Una questione che in certo senso si ripete, ma che questa volta sembra aver raggiunto una gravità mai vissuta in passato”, le parole di Laura Cestari, consigliere della Regione Veneto che si è fatta promotore di una risoluzione sulla questione Berco che verrà discussa a Venezia. In aula, a Polesella, anche l’assessore regionale del Veneto Cristiano Corazzari.
Forte l’unità con l’amministrazione comunale di Polesella, guidata dal sindaco Emanuele Ferrarese. All’incontro i sindacati, il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, la sindaca di Rovigo Valeria Cittadin, la deputata Nadia Romeo.
La decisione di aprire il tavolo di confronto è partita proprio dal primo cittadino di Polesella sull’onda dell’emergenza che si è aperta con l’annuncio di 480 licenziamenti e la cancellazione del contratto integrativo aziendale. I sindaci del Polesine hanno già dato la loro adesione al corteo dell’11 novembre. In marcia a Copparo i vessilli dei comuni.