FEDERICO DI BISCEGLIE
Economia

Commercio, lo studio di Unife. Natale, Summer festival e mercati: gli eventi che stimolano l’acquisto: "Ma c’è incertezza sul futuro"

L’analisi è stata commissionata dal Comune all’Università per fotografare il trend dei negozi. Al primo posto tra le iniziative più attrattive ci sono le festività, subito dopo i concerti in piazza.

Commercio, lo studio di Unife. Natale, Summer festival e mercati: gli eventi che stimolano l’acquisto: "Ma c’è incertezza sul futuro"

L’analisi è stata commissionata dal Comune all’Università per fotografare il trend dei negozi. Al primo posto tra le iniziative più attrattive ci sono le festività, subito dopo i concerti in piazza.

Ferrara, 5 settembre 2024 – Forse per qualcuno potrà essere difficile da accettare. Ma quando parlano i numeri, le chiacchiere stanno a zero. Tra le iniziative, gli eventi e le festività che stimolano gli acquisti di beni in città ci sono al primo posto le festività natalizie (56,3%), al secondo posto il Ferrara Summer Festival (53,3%), al terzo posto i mercati settimanali e al quarto i food festival (46,1%). Sono solo alcuni dei dati che emergono dallo studio sul commercio locale della città commissionato dal Comune ed eseguito dall’Università di Ferrara dal dipartimento di Economia e Management. Gli estensori, sono Stefano Bonnini e Michela Borghesi. Lo studio – ampio e articolato – si compone di varie parti e offre una serie di stimoli molto interessanti. I dati sono stati raccolti attraverso "la realizzazione di interviste sul territorio, a consumatori e a esercenti, per rilevare dinamiche e abitudini di consumo, modalità e strategie di acquisto, punti di forza e criticità dello status quo, prospettive e proposte di iniziative future per contribuire allo sviluppo del commercio locale".

Complessivamente sono 92 gli esercenti interpellati tra città e forese per diverse categorie merceologiche, mentre sono state 826 le interviste sottoposte ai consumatori di cui 645 valide. Sul totale, 301 sono state eseguite in via Mazzini, 272 in via Garibaldi, 141 in via Bologna e 112 tra Barco e Pontelagoscuro. Il 53% dei passanti intervistati è di genere femminile, mentre il 47% è maschile. La fascia d’età più diffusa è quella degli under 25 (35%). Queste sono alcune delle coordinate per orientarsi nello studio. Approfondendo l’aspetto legato alle iniziative, emerge il dato che abbiamo rilevato in premessa. Ma c’è di più. La rassegna di concerti organizzata in piazza Trento-Trieste, fortemente voluta dall’amministrazione guidata da Alan Fabbri – e che tante polemiche ha generato, a vario titolo, negli anni – risulta essere l’evento che "stimola l’acquisto di beni" in tutte e tre le fasce d’età che fanno dagli under 25 agli under 45. È la popolazione di età compresa tra i 46 e gli over sessanta a preferire invece mercati settimanali, festività natalizie e Palio. Sono tanti – ci ripetiamo – gli elementi contenuti nello studio, di cui il Carlino è in possesso. Abbiamo deciso di soffermarci, parlando in prospettiva, di come gli operatori del settore vivono la situazione del settore. Anche in funzione del comportamento della clientela: fattore, quest’ultimo, tutt’altro che banale. Secondo il 36% degli esercenti, esiste la pratica di provare un prodotto fisicamente in negozio e poi acquistarlo in internet da parte dei propri clienti. A ritenere che vi siano clienti che si informano su un prodotto via internet e poi lo acquistano in negozio è invece poco più della metà degli esercenti.

Esistono però differenze importanti da settore a settore. Tra gli esercenti di alimentari, ottica, gioiellerie, profumerie e librerie, e quelli di abbigliamento e arredamento, circa quattro su dieci ritengono che vi siano clienti che provano il prodotto in negozio e poi lo acquistano su internet e sei su dieci pensano che vi siano clienti che viceversa si informano su internet e poi acquistano in negozio. Le percentuali sono più alte nel settore di elettronica e informatica (rispettivamente 56% e 78%) e decisamente più basse nel settore dei bar e ristoranti (11% e 22%). Le festività e iniziative che gli esercenti ritengono più utili per stimolare gli acquisti, sono le festività natalizie, prime per distacco, indicate dal 78% degli esercenti, le mostre d’arte, suggerite come utili dal 58%, e le festività pasquali segnalate dal 55%. Si distinguono gli esercenti del settore alimentari, ottica, gioiellerie, profumerie, librerie, il 63% dei quali cita l’Internazionale, che rimpiazza le mostre d’arte nella top 3, e il settore di bar e ristoranti, in cui il 67% indica utile nello stimolare gli acquisti il Ferrara Summer Festival, più che le festività pasquali.

Sull’evoluzione del commercio locale di Ferrara nell’ultimo anno, prevalgono tra gli esercenti "giudizi negativi, dato che sei esercenti su dieci ritengono la situazione peggiorata – questo uno dei passaggi conclusivi dello studio –. Il giudizio più negativo viene fornito dai gestori di bar e ristoranti. Sull’evoluzione che seguirà nell’arco del prossimo anno, prevale un certo pessimismo. Per rilanciare il commercio locale, la maggioranza ritiene utili sia eventi formativi, che incontri di aggiornamento, innovazioni tecnologiche e iniziative unitarie di comunicazione".