FEDERICO DI BISCEGLIE
Economia

Cispadana, Super e Adriatica, Bignami: “Ecco gli interventi, Ferrara diventerà strategica”

Il viceministro ai Trasporti: “I lavori per la Ferrara-Mare sono ingenti in termini di risorse, parliamo di oltre 57 milioni”. Presto l’A13 a tre corsie e lo svincolo di Ferrara Sud sarà uno snodo molto importante

Code sulla superstrada Ferrara Mare verso i Lidi

Code sulla superstrada Ferrara Mare verso i Lidi

Ferrara, 21 maggio 2024 – Galeazzo Bignami non perde tempo, traduce le priorità in prospettive. Mantiene il suo legame al territorio, pur da un’ottica nazionale. Nel suo ruolo di viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti in quota Fratelli d’Italia, mette in fila gli interventi che ha individuato come “strategici” per Ferrara e la sua provincia. Non solo, il ragionamento si estende anche all’area vasta che vede il legame ormai imprescindibile tra il nostro e il territorio di Ravenna. Intervistato dal Carlino, premette, metodologicamente che “il governo Meloni ha una strategia per questa area, a dimostrazione di un grande attaccamento di Meloni al territorio”.

Viceministro Bignami, partiamo con la prima arteria strategica per il territorio, la cui conclusione viene richiesta da anni a gran voce: la Cispadana. A che punto siamo?

“Si tratta, con ogni evidenza, di un’arteria strategica per questo territorio che contribuirà a farlo uscire dal proverbiale isolamento in cui si trova da decenni. I costi per la Cispadana sono lievitati a circa 1,7 miliardi di euro. La realizzazione dell’infrastruttura è strettamente collegata al rinnovo della concessione e del Pef della A22, da cui vanno trovare risorse essenziali per la Cispadana”.

Qual è il nodo da superare?

“Al Ministero stiamo valutando il piano economico-finanziario di A22 da cui deriva come detto la realizzazione dell’arteria. Ma è necessario realizzare un’opera che sia competitiva sia come tracciato che come onerosità per l’utenza. Le due cose devono andare di pari passo”.

Recentemente, in prefettura, si è svolta una riunione operativa per fare il punto sugli interventi per la Ferrara-Mare. A che punto siamo?

“Gli interventi per la Superstrada sono ingenti in termini di risorse: stiamo parlando di oltre 57 milioni. Ci siamo concentrati principalmente su due filoni di intervento: da una parte la sicurezza della strada intervenendo su guard rail, manto stradale e segnaletica; dall’altra ci siamo su opere architettoniche e ponti. Una volta conclusi i valori saremo intervenuti su circa l’80% dei piani viabili. Sono in corso di esecuzione circa 5 milioni di intervento e subito dopo partiranno lavori per altri 3,5 milioni”.

Arriviamo al tratto argentano della Statale 16. C’è un ricorso a cui far fronte.

“È stata accolta dal Tar la sospensiva in favore delle nove imprese che hanno agito in giudizio. L’11 luglio c’è il merito. Al momento, comunque, non si registrano ritardi. I lavori hanno una timeline abbastanza precisa: da bando sono 1.375 i giorni previsti per il completamento dell’infrastruttura e avranno un costo complessivo di circa 251 milioni di euro. Anche questa è un’arteria strategica per il territorio provinciale e regionale, non solo per quello argentano. Sarà l’asse di collegamento tra la provincia di Ferrara e quella di Ravenna. In un’ottica di ragionamento di area vasta, legando i due territori al porto ravennate sul quale peraltro come Mit stiamo realizzando una serie di investimenti strategici per aumentarne attrattività e competitività”.

Proprio in ottica di “legame” al porto di Ravenna, il Comune di Ferrara e non solo ha chiesto l’attivazione della Zls, che per la città comprende un’area del Petrolchimico. Ci sono speranze di veder firmato il decreto in tempi brevi?

“Sì, prevedo tempi rapidi per l’avvio della Zls. Parlando con il ministro Fitto posso garantire che l’attenzione di palazzo Chigi sul porto di Ravenna e su tutta la Zls in ottica strategica è altissima. Ci saranno novità a breve”.

In questo ragionamento di area vasta, immagino vada inserita anche l’auspicata realizzazione della terza corsia dell’A13.

“Esattamente. Con tre corsie da Bologna a Ferrara, l’arteria diventerebbe ancora più strategica anche per il territorio ferrarese. E lo svincolo di Ferrara Sud diventerebbe uno snodo molto importante per i flussi veicolari. Anche su questa opera, gli iter autorizzativi sono già sostanzialmente conclusi. Ora, aspettiamo la dichiarazione di pubblica utilità. Da qui la durata dei lavori è stimata in cinque anni. Le opere propedeutiche, come il rafforzamento della corsia di emergenza, sono già in corso”.

Anche sulla Romea, ci sono interlocuzioni?

“Certo, per la prima volta abbiamo inserito lo studio del suo completamento nel Contratto di Programma con Anas a ulteriore dimostrazione di come ci sia una strategia ampia su tutta la provincia, che la farà uscire dall’isolamento”.

Dalla strada alla ferrovia. Esiste un piano per il potenziamento della tratta Bologna-Padova. In che modo ne beneficerà Ferrara?

“Parto con il dire che il ministero ha stanziato oltre 22 milioni di euro per la rigenerazione della stazione ferroviaria estense, proprio in ottica di miglioramento complessivo della struttura. Questo anche in considerazione degli studi che con Rfi si stanno conducendo per definire l’analisi dei costi benefici collegati alla realizzazione della Alta Velocità Bologna Padova, con Ferrara baricentro dell’intervento ovviamente”.