Ferrara, 19 ottobre 2024 – “L’ho fatto pensando a mio padre, al drammatico periodo che ha vissuto sulla sua pelle. Anche lui nel 2008 si trovò a vivere una pesante crisi che aveva colpito la sua azienda, in provincia di Bologna. Non dormiva più la notte, vedevo la sua grande sofferenza. Credo che sia fondamentale poter trovare di nuovo un lavoro, il lavoro è vita, ti tiene in vita, ti restituisce il sorriso, i sogni. Non voglio vedere più quella sofferenza”, così Adam Atik, 28 anni, nato a Cento, da sempre nel mondo del volontariato racconta come è nato quel post.
L’altro giorno è apparso su Facebook. Questo il titolo. ‘Appello agli amici di Copparo e di Ferrara’. “Se conoscete persone che verranno coinvolte dall’esubero alla Berco, la nostra azienda sta cercando persone da inserire”. Poi i ruoli, addetti alla saldatura (filo o robot), addetti al taglio laser, alle presse, al montaggio meccanico. “Mi occupo in prima persona – riprende Atik – della selezione di persone per il gruppo, in questo caso vorrei dare precedenza a persone che vengono da Berco e dall’azienda di Masi Torello”. Alla Berco proprio l’altro giorno sono arrivate 480 lettere di licenziamento, licenziamento che scatterà a Capodanno.
Alla ex Tollok, l’azienda di Masi Torello, i licenziamenti sono 77. L’azienda ha delocalizzato, la produzione è stata portata in Cina e in India. “Potete tranquillamente dare il mio numero, per chi ce l’ha, o contattarmi su Messenger”, così si chiude il post, tratti d’umanità, la voglia di dare una mano. Che pare stia funzionando. Nell’azienda, che si trova a Ostellato nella zona Sipro, sono arrivati tantissimi curriculum. “Li stiamo studiando. Speriamo, nel nostro piccolo, di poter dare quel futuro che è stato strappato a queste famiglie”.
Già il suo curriculum parla per lui. Atik, laureato in lingue e letterature straniere all’università di Ferrara, a 14 anni comincia a collaborare con Occhio ai Media, progetto che monitora come i mezzi di comunicazione si rapportano alle minoranze etniche. Assieme ai ragazzi della redazione ha vinto il premio ’Anti-Racism good practice’ e, dopo il terremoto del 2012, ha scritto il libro ‘Nella mia tendopoli nessuno è straniero’. È presidente di Cittadini del Mondo. Si dedica allo sport, al kick-boxe, parkour e calcio. Ama fare arrampicate. E’ collaboratore della Ferrara Climb. “È necessario – sottolinea – che si portino avanti tutti i tavoli di discussione, compreso il tavolo di concertazione e il tavolo di crisi. Sarebbe utopistico immaginare di assumere tutti coloro che sul territorio abbiano necessità di trovare un lavoro. Ma qualcosa dobbiamo fare”.