
Un’immagine del tavolo svoltosi ieri pomeriggio a Roma, nella sede dei Mimit
Copparo, 11 aprile 2025 – È arrivata la sospirata “fumata bianca” sulla vertenza Berco di Copparo. Ieri, al tavolo convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è stato sottoscritto l’accordo quadro tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm alla presenza delle istituzioni. L’intesa prevede il ritiro della procedura di licenziamento collettivo per i 247 lavoratori dello stabilimento copparese, con l’impegno da parte della proprietà a non avviare nuove azioni unilaterali nei prossimi quattro anni e a intraprendere, insieme a tutte le parti coinvolte, un percorso di consolidamento industriale per Berco in Italia. Gli esuberi occupazionali saranno gestiti in maniera non traumatica, attraverso uscite volontarie e l’avvio della cassa integrazione per contratto di solidarietà. Inoltre, le parti hanno concordato di avviare da subito un confronto per negoziare un nuovo Contratto integrativo aziendale che, anche se attualmente congelato, alla sua sottoscrizione produrrà i suoi effetti in maniera retroattiva dal 1° marzo 2025. “Un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra che ci permette ora di aprire la strada al rilancio industriale – ha commentato il ministro Adolfo Urso –. Continueremo a lavorare insieme per trasformare anche questa crisi in opportunità di sviluppo e, quindi, per il consolidamento industriale di Berco in Italia – ha aggiunto, ringraziando “il Prefetto di Ferrara e le Regioni Emilia-Romagna e Veneto, oltre alle parti interessate, per il fondamentale contributo reso nell’ambito della vertenza”.
Il Mimit promuoverà altresì sinergie con imprese in settori compatibili con le produzioni attuali e potenziali dell’azienda. Dalle segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm viene rimarcato come, dopo mesi di trattativa, “grazie anche alla collaborazione dei tecnici del Ministero, Fim Fiom Uilm, grazie alla grandissima e straordinaria mobilitazione messa in campo dai lavoratori hanno raggiunto un accordo che cancella i licenziamenti rendendo disponibile unicamente l’uscita dei lavoratori che vorranno lasciare il gruppo in maniera volontaria” e viene espressa “fortissima gratitudine a tutti i lavoratori che hanno contribuito a questo risultato con la loro mobilitazione e i loro sacrifici e alla comunità – istituzioni incluse – che non hanno fatto venir meno la loro solidarietà”. Dai vertici Berco viene espressa soddisfazione per l’accordo: “Questi interventi garantiranno l’obiettivo primario dell’azienda di assicurare la propria permanenza in Italia, nonché il recupero di competitività in presenza di una crisi strutturale del mercato, accentuato dall’elevata instabilità geopolitica” e ringrazia pubblicamente “le controparti sindacali” e sottolinea “il ruolo di mediazione instancabile” del prefetto Massimo Marchesiello, dell’assessore regionale Giovanni Paglia, e del ministro Adolfo Urso. Con l’accordo siglato ieri, si è aperta una nuova pagina “su cui scrivere un nuovo futuro per una realtà produttiva rilevante per l’Emilia-Romagna”, per l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia. Il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni esprime il proprio ringraziamento al ministro Adolfo Urso, “per l’impegno che ha dedicato alla crisi della Berco fin dal primo giorno” e sottolinea: “Quando le istituzioni lavorano tutte insieme per la salvaguardia degli interessi nazionali i risultati alla fine arrivano. Un altro impegno mantenuto dal Governo Meloni”. “La notizia del ritiro dei licenziamenti di Berco – commenta il segretario provinciale del Pd, Nicola Minarelli – è sicuramente la cosa che più aspettavamo in assoluto. Esprimo un grande ringraziamento a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, così come ai sindacati, per aver tenuto duro in questi mesi e non aver mollato di un centimetro”.