LAURA GUERRA
Cultura e spettacoli

I Soliti Idioti al Ferrara Summer Festival: “Il destino ci ha riunito dopo 10 anni”

Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli riportano in scena, dopo un perido di lontananza, i loro personaggi cult

Ferrara, 12 luglio 2023 - Domani sera arriva sul palco di Ferrara un duo tra i più amati del pubblico. Con ‘I Soliti Idioti – il ritorno’, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli saranno i protagonisti del Ferrara Summer Festival riportando in scena, a distanza di oltre 10 anni, i personaggi cult amati dai loro milioni di fans, capaci di rappresentare in maniera grottesca la vita quotidiana dell'italiano medio attraverso stereotipi e archetipi unito a slang e battute fissate ormai nella memoria di un pubblico che li ripete anche se i Soliti Idioti sono stati in pausa per 10 anni.

I Soliti Idioti, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli
I Soliti Idioti, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli

Biggio, partiamo da lei... come sono stati questi anni di lontananza?

"Il periodo lontani ci è servito ed è incredibile come ognuno di noi due in questi anni abbia fatto un percorso e come il destino ci abbia riuniti nel momento giusto in cui tutte e due eravamo pronti. Non ci parlavamo nemmeno più, serviva un momento di riflessione che è durato tutto questo tempo ma tutti ci chiedevano quando saremmo tornati insieme. Il ritrovarsi ci serviva. Dopo però esserci conosciuti noi, dentro”

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. Mandelli, lo ritiene un insegnamento un po’ per tutti da usare anche nella vita?

"Nel momento in cui si matura e ci si rende conto della fortuna che si ha, tutte le divergenze e le cose che prima non andavano bene si appianano e sei pronto ad accogliere anche le cose che prima erano motivo di attrito e che ora usi proprio come collante” Mandelli, continuo con lei, come sono cambiati i Soliti Idioti?

"In nessun modo. I nostri personaggi sono degli strumenti attraverso cui guardare la realtà. Non importa in che periodo si sia , perché sono figure archetipo che si possono mettere in qualsiasi epoca. Personaggi con le loro dinamiche che rimangono uguali ma ciò che cambia è il racconto della contemporaneità. Anche oggi raccontiamo ciò che succede con la stessa forza, lo stesso cinismo e lo stesso divertimento”.

A proposito di personaggi, Biggio, ci può raccontare qualcosa sui suoi personaggi?

"L’impiegata delle poste del ‘sono subito da lei’, nasce sulla mia professoressa di latino e greco mista con una vera postina che era un po' sadica. Poi c'è Gianluca: io sono un po' rincoglionito come lui, ho un po' quell'ingenuità di chi casca sempre nello scherzo. In Gianluca c'è un po' di me”

Mandelli, tra i due è lei forse quello che interpreta i personaggi più politically scorrect. Come fate in un mondo di ‘correct’?

"Cerchiamo di far ridere e raccontare la realtà. L'importante è raccontare qualcosa di vero, senza guardare cosa si può dire o no. Noi raccontiamo dei vizi e dei tic delle persone del mondo che ci circonda esagerandoli perché, per far ridere serve fare la caricatura. Se racconti qualcosa di vero non c'è il politicamente corretto o scorretto perché è qualcosa che esiste nella realtà e bisogna farci i conti. C'è la volontà di prendere qualcosa della realtà che magari ci infastidisce come la coda alla posta e alleggerirla”. Biggio che ne pensa?

“La comicità ha la missione di essere un po' apotropaica cioè scacciare i fantasmi. O alleggerire situazioni. Molti, ad esempio, mi hanno detto che da quando abbiamo fatto i personaggi all’ufficio postale, quando vanno in posta invece di arrabbiarsi gli viene da sorridere. Quello era il nostro scopo”.

Mandelli, che effetto le fa che a distanza di 10 anni le persone usano ancora le vostre battute?

“Quando una cosa sopravvive al tempo vuol dire che diventa qualcosa di classico, di cult. Quando abbiamo iniziato i Soliti Idioti non ci saremmo mai immaginati tutto questo. Una grande soddisfazione sapere di aver creato una cosa che fa parte così tanto dell'immaginario collettivo italiano e che sia resistita al tempo” Biggio, c’è un personaggio che ancora non esiste ma che avrebbe tanta voglia di fare?

"Ci sono personaggi pronti che hanno bisogno della serie per essere messi in onda. Come i Censori che raccontano proprio che ora non si possa dire più niente, la famiglia di scimmie che si annoia ma a un certo punto è l'arrivo di un pacco di Amazon a svegliarli per poi ricadere nella noia aspettando il prossimo pacco”.