Zuppi: "Siate artigiani contro ogni violenza"

Cento, il cardinale ieri ha celebrato la tradizionale messa al santuario della Beata. Vergine della Rocca.

Zuppi: "Siate artigiani contro ogni violenza"

Un momento della celebrazione della messa da parte del cardinale Matteo Maria Zuppi ieri a Cento

CENTO

"Dobbiamo essere artigiani di pace per sconfiggere la violenza di questi tempi". Sono state le parole del cardinale Matteo Maria Zuppi ieri come da tradizione al Santuario della Beata Vergine della Rocca di Cento. Una celebrazione che si è svolta in chiesa a causa della pioggia. "Una comunità lieta anche se bagnata - ha iniziato il cardinale - con un temporale che con 15 alberi caduti, mette alla prova. Ma è nelle difficoltà che si mostrano le grandi capacità di riadattare. Questa chiesa ci aiuta e ci riempie gli occhi anche in questo tempo di violenza, in cui il cielo casca addosso, a pezzi, un tempo che ci fa vedere anche oggi quello che 80 anni fa abbiamo vissuto nelle nostre città. Oggi è quello che avviene in tante parti del mondo e che vediamo in terra santa o in Ucraina. Chiediamo da qui l’intercessione di Maria che riesca a toccare i cuori perché tutto questo cessi". Durante la celebrazione ha sottolineato l’importanza di Maria e il suo essere "la madre di tutti" sottolineando il bello e l’importanza di "essere la famiglia di Dio che si aiuta l’un l’altro non solo quando c’è qualcosa di tragico come il terremoto, che avete conosciuto e che ha insegnato a tendersi la mano’. "Maria ci aiuta a capire la vita che va oltre la vita, che non finisce sulla terra, che c’è un legame tra terra e cielo - ha detto - in un mondo di divisione e violenza, molti ora sentono dentro la paura di vivere". Ha scelto dunque di recitare la preghiera del Patriarca di Gerusalemme ‘Terra Santa dalla quale ci arrivano notizie drammatiche, con morti e divisioni’ Senza dimenticare l’Ucraina e tutti i luoghi dove c’è la guerra. "Preghiamo qui per la pace chiedendo a Maria di intercedere - conclude - e impariamo a fare come i bambini che quando giocano alla guerra e uno si fa male, si fermano. Li invece i bambini li ammazzano".

l.g.