VALERIO FRANZONI
Cronaca

"Ztl a 24 ore, manca il confronto. Il centro deve essere accessibile"

Comacchio, Farinelli (Pd) attacca la maggioranza: "In cinque mesi nessun coinvolgimento dei cittadini"

Comacchio, Farinelli (Pd) attacca la maggioranza: "In cinque mesi nessun coinvolgimento dei cittadini"

Comacchio, Farinelli (Pd) attacca la maggioranza: "In cinque mesi nessun coinvolgimento dei cittadini"

Dal 1° aprile scorso è torna ad essere di 24 ore, la Zona a traffico limitato nel Settore 1 di Comacchio, ossia quello ricompreso tra Piazza Ugo Bassi, Piazza Folegatti e relative strade laterali, via Sambertolo e laterali. E sull’argomento interviene il segretario comunale del Partito Democratico Michele Farinelli, che ravvisa come nei cinque mesi in cui sono state adottate modifiche sperimentali agli accessi in centro storico non vi sia stata "nessuna valutazione condivisa, nessun confronto pubblico, nessuna idea sul futuro di Comacchio. È l’ennesima occasione mancata da una politica che evita il confronto e preferisce navigare a vista". Così , dunque, Farinelli commenta la fine della sperimentazione sulla Ztl: "È giusto ascoltare le esigenze di chi tiene aperta una saracinesca ogni giorno – prosegue nella propria nota -, ma non possiamo continuare a inseguire le emergenze con soluzioni tampone. Il centro storico ha bisogno di visione, di investimenti, di progettazione. Accessibilità, sostenibilità, attrattività e qualità della vita devono camminare insieme. E invece si è scelto di tornare indietro senza nemmeno chiedere ai cittadini cosa ne pensano". Il segretario dem, dunque, ravvisa la necessità di aprire un processo partecipativo: "Altre città lo hanno fatto, usando strumenti come i bandi regionali per gli hub urbani. A Comacchio, invece, si rinuncia a trasformare la città in un luogo vivo, inclusivo, capace di attrarre giovani, cultura, innovazione. Si continua a rincorrere il passato, mentre servirebbe il coraggio di guardare avanti". Secondo il PD, la questione va ben oltre la Ztl: "Il vero problema è che manca un progetto complessivo di rigenerazione urbana. Manca una politica che metta al centro le persone, i diritti, le disuguaglianze. Non possiamo rassegnarci all’idea di una Comacchio-cartolina. Vogliamo una città che torni a essere vissuta, dove si costruisce il futuro insieme alla comunità". Farinelli, inoltre, pone uno sguardo anche alle prossime elezioni del 2026: "Manca un anno alle amministrative, e il centrodestra prova a rifarsi il trucco. Cambia qualche volto, sposta pedine, ma la sostanza resta la stessa e la regia sempre in mano a Fratelli d’Italia Ferrara che sottoscrisse convintamente quel programma del 2020 a guidare le scelte di oggi. Cambiare le persone senza cambiare visione, valori, priorità, non è cambiamento: è marketing politico. E i cittadini meritano molto di più". E conclude con un messaggio "a chi oggi si sente disilluso": "Comprendiamo la disillusione, ma proprio per questo serve più partecipazione. Non ci arrendiamo al presente. Continueremo a lavorare per costruire un futuro più giusto".

Valerio Franzoni