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Zonari: "Agente sola in servizio. Serve chiarezza"
L’aggressione dell’agente di Polizia Locale, l’altro giorno al parco Pareschi, diventa un caso politico. A sollevare la questione, attraverso un’interrogazione rivolta – genericamente – all’amministrazione, è la capogruppo de La Comune, Anna Zonari. Sono tre i quesiti che Zonari inserisce nel documento. L’intento è capire "per quale ragione l’agente di Polizia Locale ferita fosse sola con il cane: perché
non vi era con lei almeno un collega?"; "se non si ritenga indispensabile agire affinché gli ordini di servizio garantiscano
pienamente la tutela e la sicurezza degli operatori senza affidarsi solo alla
strumentazione in dotazione" e, da ultimo, se non si ritenga altrettanto opportuno "adeguare al più presto il Regolamento del Corpo di
Polizia Locale Terre Estensi ai compiti che agenti e cani sono chiamati a svolgere". "L’addestramento delle unità cinofile antidroga – si legge nell’interrogazione di Zonari – è mirato ed esclusivo, quindi
un’unità cinofila antidroga non può svolgere i compiti dell’unità cinofila per servizi
preventivi e viceversa; un’unità cinofila per servizi preventivi è addestrata per
inseguire, affrontare e immobilizzare soggetti ostili mentre un’unità cinofila antidroga
non ha questo tipo di addestramento e quindi per garantire la tutela da eventuali
aggressioni richiede copertura di altra unità operativa. E, fra l’altro, nel regolamento di Polizia Locale, c’è scritto che di
norma i servizi esterni sono svolti da pattuglie composte da almeno due operatori".
f. d. b.