Era inevitabile che anche l’annuncio dell’imminente avvio della Zona Logistica Semplificata per il nostro territorio diventasse oggetto di contrapposizione politica. In particolare dopo le stoccate che il sindaco Alan Fabbri e il vice Alessandro Balboni hanno lanciato alla Regione. E da viale Aldo Moro la replica non si è fatta attendere. "Nel Piano di sviluppo strategico dell’Emilia-Romagna è dettagliatamente indicata la geografia della Zls – replica puntuale l’assessore al Commercio e Turismo, Andrea Corsini – identificata tramite un percorso che ne ha determinato la conformazione e che include aree dei territori di 28 Comuni, toccando tutte le nove province della regione, inclusa quindi anche quella di Ferrara e fin da subito. Quindi, che ora il sindaco Fabbri e il suo vice Balboni dicano il contrario si può spiegare solo a fini elettorali. Comprensibile, ma scorretto".
"Da sempre riteniamo che la zona logistica possa essere un’opportunità da cogliere per i territori e per le imprese e, per questo, ci siamo battuti in ogni modo per arrivare alla sua costituzione – rivendica l’amministratore –. Siamo abituati a fare molto e parlare poco. Quando si tratta di portare un vantaggio per i cittadini che qui vivono e lavorano, non guardiamo ideologie o colore politico. Sarebbe auspicabile che questa narrazione distorta della realtà finisse, per il bene di tutti". Un po’ di cronologia. "La Zona logistica semplificata è un progetto strategico della Regione partito più di due anni fa e che da mesi è all’esame del Governo – scandisce Corsini –. Un progetto approvato a maggioranza dall’assemblea legislativa dopo un confronto con tutti i territori: Comuni, Province, associazioni di categoria e gli oltre 60 firmatari riuniti nel Patto per il lavoro e il clima. Il fatto che ora sia alla firma della presidente Meloni lo dobbiamo alla nostra determinazione. È vero poi che anche i parlamentari locali di tutti gli schieramenti l’hanno sostenuto, ma senza l’impulso della Regione sarebbe ancora tutto fermo". E qui arriva un affondo all’esecutivo. "Se, come abbiamo letto negli ultimi giorni, la firma è davvero imminente, l’unica cosa che si può dire è: meglio tardi che mai – prosegue –. Dopodiché speriamo che il Governo non ci metta altri due anni e mezzo per nominare il comitato esecutivo senza il quale la Zls non può essere operativa".
Tornando a Ferrara, Corsini rimarca che "era già presente nella proposta iniziale, grazie alla candidatura della Provincia che ha fatto il coordinamento con il proprio territorio, cui si è aggiunta poi la singola candidatura del Comune, oggetto di confronto e affinamento con gli uffici regionali con i quali vi è stata collaborazione. A settembre 2021 c’è stato l’incontro finale dove sono stati presentati i risultati delle attività tecniche e delle consultazioni che hanno portato alla definizione della proposta del Piano di sviluppo strategico per l’istituzione della ‘Zls Emilia-Romagna’ e al quale erano presenti i rappresentanti del Comune di Ferrara che non hanno sollevato alcun rilievo". Al netto delle legittime posizioni e delle contrapposizioni, almeno sulla Zls a uscire dagli steccati ideologici e a collaborare per il bene del territorio? Questa, in fondo, è la vera sfida.