FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Zona logistica semplificata. La Regione al sindaco: "Un nostro progetto, basta scorrettezze"

L’assessore Corsini replica al primo cittadino Fabbri e al vice Balboni "La geografia della Zls in Emilia Romagna era già nel piano strategico".

Zona logistica semplificata. La Regione al sindaco: "Un nostro progetto, basta scorrettezze"

L’assessore Corsini replica al primo cittadino Fabbri e al vice Balboni "La geografia della Zls in Emilia Romagna era già nel piano strategico".

Era inevitabile che anche l’annuncio dell’imminente avvio della Zona Logistica Semplificata per il nostro territorio diventasse oggetto di contrapposizione politica. In particolare dopo le stoccate che il sindaco Alan Fabbri e il vice Alessandro Balboni hanno lanciato alla Regione. E da viale Aldo Moro la replica non si è fatta attendere. "Nel Piano di sviluppo strategico dell’Emilia-Romagna è dettagliatamente indicata la geografia della Zls – replica puntuale l’assessore al Commercio e Turismo, Andrea Corsini – identificata tramite un percorso che ne ha determinato la conformazione e che include aree dei territori di 28 Comuni, toccando tutte le nove province della regione, inclusa quindi anche quella di Ferrara e fin da subito. Quindi, che ora il sindaco Fabbri e il suo vice Balboni dicano il contrario si può spiegare solo a fini elettorali. Comprensibile, ma scorretto".

"Da sempre riteniamo che la zona logistica possa essere un’opportunità da cogliere per i territori e per le imprese e, per questo, ci siamo battuti in ogni modo per arrivare alla sua costituzione – rivendica l’amministratore –. Siamo abituati a fare molto e parlare poco. Quando si tratta di portare un vantaggio per i cittadini che qui vivono e lavorano, non guardiamo ideologie o colore politico. Sarebbe auspicabile che questa narrazione distorta della realtà finisse, per il bene di tutti". Un po’ di cronologia. "La Zona logistica semplificata è un progetto strategico della Regione partito più di due anni fa e che da mesi è all’esame del Governo – scandisce Corsini –. Un progetto approvato a maggioranza dall’assemblea legislativa dopo un confronto con tutti i territori: Comuni, Province, associazioni di categoria e gli oltre 60 firmatari riuniti nel Patto per il lavoro e il clima. Il fatto che ora sia alla firma della presidente Meloni lo dobbiamo alla nostra determinazione. È vero poi che anche i parlamentari locali di tutti gli schieramenti l’hanno sostenuto, ma senza l’impulso della Regione sarebbe ancora tutto fermo". E qui arriva un affondo all’esecutivo. "Se, come abbiamo letto negli ultimi giorni, la firma è davvero imminente, l’unica cosa che si può dire è: meglio tardi che mai – prosegue –. Dopodiché speriamo che il Governo non ci metta altri due anni e mezzo per nominare il comitato esecutivo senza il quale la Zls non può essere operativa".

Tornando a Ferrara, Corsini rimarca che "era già presente nella proposta iniziale, grazie alla candidatura della Provincia che ha fatto il coordinamento con il proprio territorio, cui si è aggiunta poi la singola candidatura del Comune, oggetto di confronto e affinamento con gli uffici regionali con i quali vi è stata collaborazione. A settembre 2021 c’è stato l’incontro finale dove sono stati presentati i risultati delle attività tecniche e delle consultazioni che hanno portato alla definizione della proposta del Piano di sviluppo strategico per l’istituzione della ‘Zls Emilia-Romagna’ e al quale erano presenti i rappresentanti del Comune di Ferrara che non hanno sollevato alcun rilievo". Al netto delle legittime posizioni e delle contrapposizioni, almeno sulla Zls a uscire dagli steccati ideologici e a collaborare per il bene del territorio? Questa, in fondo, è la vera sfida.