FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Yara a rischio stop: "Costi troppo alti". Incontro con l’azienda

Verrebbe da dire: ci risiamo. O, meglio, potremmo esserci ancora. L’annuncio di un possibile – nuovo – stop all’impianto di...

Verrebbe da dire: ci risiamo. O, meglio, potremmo esserci ancora. L’annuncio di un possibile – nuovo – stop all’impianto di Yara non lascia presagire ottime prospettive. Più che altro, queste scelte, sono il chiaro indicatore di come il grosso ostacolo del caro-energia sia tutt’altro che superato. Ma andiamo con ordine. A rendere nota l’intenzione dell’impresa insediata al Petrolchimico è Francesco Caterini, legale rappresentante della multinazionale norvegese che nel 1996 ha rilevato le attività di Enimont e Montedison e ha due siti produttivi in Italia, uno a Ferrara, l’altro a Ravenna sulle colonne del quotidiano economico il Sole 24 Ore. Una situazione complessa, quella di Yara, benché siano da escludere ripercussioni sul piano della tenuta occupazionale. In queste righe, raccontiamo una storia che in qualche modo abbiamo già narrato con la speranza che l’epilogo non sia negativo. Partiamo da un dato di contesto. L’impresa leader nella produzione di fertilizzanti e ammoniaca insediata a piazzale Donegani, il 28 novembre del 2023 annunciava un graduale stop degli impianti, sempre per via dell’impennata dei prezzi. Stesso scenario, stessi problemi. Ma c’è un altro precedente, ancor più remoto, di cui demmo conto sempre su queste colonne.

Era il 4 ottobre del 2021 quando riportavamo la notizia che Yara aveva annunciato la necessità di fermare gli impianti. E il motivo era legato all’impennata registrata sui prezzi delle forniture energetiche. Ora come allora: il problema è l’elevatissimo costo del metano. In sostanza, per tenere accesi i forni con i quali si avvia il ciclo produttivo di ammoniaca e urea (prodotti fondamentali per la filiera agricola), l’azienda si vedeva erosa la marginalità. Di qui la decisione di allora di interrompere la produzione. Al momento, l’impianto è fermo per il ciclo di manutenzione che ogni quattro anni Yara dispone. E, proprio per via dell’investimento che la multinazionale sta effettuando, tutto sembra scongiurare azioni drastiche. "A Ferrara, nel 2022 abbiamo fermato le produzioni per un anno e oggi il sito è fermo per una manutenzione programmata che dovrebbe terminare questo mese – racconta il manager sulle colonne del Sole –. Non siamo però certi che in marzo la produzione possa ripartire a causa del perdurare dell’elevato costo del gas che non consente di recuperare gli alti costi di produzione. Nel corso del 2022 lo stabilimento di Ravenna, per la stessa ragione, ha ridotto le produzioni del 25% circa". Entrando nei dettagli della produzione, Caterini spiega che "i costi sono triplicati e i settori clienti non sono in grado di pagarli. Produciamo ammoniaca, urea, nitrato ammonico e fertilizzanti Npk, AdBlue, anidride carbonica per uso alimentare, acido nitrico, tutti prodotti che derivano dall’unione dell’idrogeno con l’azoto. Per noi il gas è sia materia prima che fonte energetica".

L’auspicio della multinazionale è che da parte dell’esecutivo si intervenga affinché i prezzi del gas possano essere compatibili non solo con la continuità produttiva, ma anche con l’esigenza di marginalizzare. A Ferrara, ricorda Caterini sulle colonne del quotidiano economico, "c’è l’unico sito in Italia che produce ammoniaca e una sua fermata produttiva avrebbe l’effetto di non garantire la continua disponibilità di una sostanza indispensabile per numerose filiere, da quella agricola all’automotive". "L’auspicio – chiude Caterini – è che i prezzi si abbassino, ma intanto al Governo italiano abbiamo fatto una proposta di gas release dove si identifichino attività strategiche a cui fornire il gas a prezzi calmierati. Non abbiamo però ancora avuto risposte". Oggi, comunque, è previsto un incontro fra i vertici locali dell’azienda e i rappresentanti dei lavoratori per fare il punto sul da farsi. Certo, le prospettive di un altro stop – anche solo momentaneo – non sono propriamente benauguranti.