MARIO BOVENZI
Cronaca

Yacht a fuoco, colonna di fumo nero e tanta paura: “Era partito da Porto Garibaldi”

Navigava nel tratto di mare tra Estensi e Spina, a trecento metri dal canale che separa i due lidi. I turisti si sono buttati in mare e sono stati ripescati da un’altra barca, in azione Guardia Costiera e vigili del fuoco

Comacchio (Ferrara), 15 luglio 2024 – Una colonna di fumo nero, i turisti sulle spiagge, gli occhi incollati a quella barca alla deriva. Momenti d’ansia a rompere la serenità un po’ appiccicosa di una domenica al mare, ombrelloni aperti, sulla pelle la crema contro le scottature. "Che con quel sole africano non si sa mai", dice una nonna, la nipote che sbuffa. Poi lo scenario cambia, l’odore acre, le fiamme che si sprigionano dallo scafo, 15 metri sui quali navigava una compagnia in cerca di svago. E’ andata diversamente.

Lo yacht avvolto dalle fiamme e dal fumo all’uscita del canale tra Spina e Estensi
Lo yacht avvolto dalle fiamme e dal fumo all’uscita del canale tra Spina e Estensi

L’imbarcazione da diporto con otto turisti a bordo, battente bandiera slovena, ha preso fuoco – erano le dieci di mattina – nel tratto di mare tra Estensi e Spina, all’uscita del canale che separa i due lidi. Occhi incollati, a quell’orizzonte non così lontano. Per fortuna lo yacht, partito da Porto Garibaldi, non era solo. Un’altra barca, a bordo un gruppo di villeggianti, ha tratto in salvo gli otto turisti, che per sfuggire alle fiamme si sono buttati in mare. Nessuno è rimasto ferito. La macchina dei soccorsi si è mossa in fretta. E’ intervenuta la Guardia Costiera con una motovedetta salpata da Porto Garibaldi, un’altra unità si è mossa dal porto di Ravenna. In azione i vigili del fuoco, gli anfibi che affondano nella sabbia arroventata. Battesimo del fuoco per il presidio acquatico estivo di Porto Garibaldi che ieri ha aperto i battenti. "Il natante era partito da Porto Garibaldi", spiega il tenente di vascello Antonino Di Lena al comando dell’ufficio circondariale marittimo di Porto Garibaldi. Si sta indagando sulle cause del rogo.

Tra le ipotesi un cortocircuito, una scintilla. I sub dei vigili del fuoco hanno ’calato’ in mare ’panne’ assorbenti per la macchia di gasolio, la barca è finita sul fondo. Oggi con alcuni palloni aerostatici verrà riportata in superficie e trascinata fino al porto. "Per fortuna è successo lì e non al largo", dice un turista.